Di Paola Aspri
Il titolo originale è “Il prurito del settimo anno”, ma la traduzione italiana lo fece diventare “Quando la moglie è in vacanza”. La versione americana contiene, infatti, molte più informazioni sulle manie e desideri sessuali dell’uomo medio. George Axelrod, autore della commedia debuttò nel 1952 con un successo di critica e di pubblico. Billy Wilder nel 1955 ne fece un cult filmico, grazie al candore e alla bellezza sensuale di Marilyn. Oggi Massimo Ghini e Elena Santarelli, interpretano quello che per molti è stato un eredità dei genitori o dei nonni, un film che tutti ricordano per la celebre scena della gonna alzata, (riportata con attenzione da Gene Wilder ne “La Signora in rosso”), ma proprio quella scena è opportunamente tagliata e anche l’ambientazione è portata ai nostri giorni, giocando sul fatto che il testo, nonostante l’età rimane un esempio di moderna interazione tra i sessi. Al comando della regia Alessandro D’Alatri, che aveva diretto in passato sia Elena Santarelli nel film “Commedia Sexi”, sia Massimo Ghini in “Senza Pelle”. Elena Santarelli è al suo debutto con il teatro e dona la fisicità che merita, irrompendo nella quotidianità banale di un uomo che non ha ancora voglia di crescere. “Quando la moglie è in vacanza” ha le musiche originali di Renato Zero e la traduzione di Edoardo Erba.
Edoardo Sala, Anna Vinci, Luca Scapparone, Giorgia Cerruti, Bianca Giannasso,Catia Nannavecchia e Davide Santoro completano il gruppo di attori. Si replica al Teatro Quirino fino al 18 gennaio.