Di Paola Aspri
Quanti hanno di voi l’amico del cuore, quell’amico a cui non si può dire di no, specialmente se ha un buon motivo per evitare il tuo dissenso?
Vincenzo Salemme nel lontano 1991 quando scrisse “L’amico del cuore”, non era ancora famoso e soprattutto non poteva prevedere che questo assunto diventasse il cult teatrale della sua premiata e onorata compagnia teatrale. E invece lo diventò, vuoi per la tematica, vuoi per la dinamicità della commedia che si associa perfettamente ad una commedia degli equivoci.
Un successo che si annunciò anche cinematograficamente quando Salemme lo portò sul grande schermo nel 1998 con la bellissima Eva Herzigova nel ruolo di Frida.
Oggi, a distanza di anni, lascia il testimone del ruolo del medico Roberto Cordova al suo amico di scena e di vita Biagio Izzo, curandone ancora la regia e riproponendo senza attualizzazioni lo spettacolo come agli esordi, giocando sulla ecletticità di Izzo. Il risultato è assolutamente ineccepibile e il teatro che accoglie questa rappresentazione è adatto alla visualizzazione dell’estro partenopeo.
Il teatro Ambra Jovinelli ospita fino al 18 gennaio questo testo riflessivo, divertente, ma anche cinico nel raccontare l’ipocrisia della gente che mette a tacere qualsiasi scandalo se serve a salvare la faccia.
Biagio Izzo nella parte del medico sposato ad una donna avvenente e per lo più straniera è assolutamente perfetto, ha quelle manie e superstizioni napoletane che giovano al personaggio in questione e lo rendono affine alla scoppiettante intrusione dell’amico Michele (un bravissimo Mario Porfito). Inutile svelare la trama, rovinerebbe la sorpresa che va gustata in diretta.
Il piacere donato all’amico del cuore è un qualcosa che si ritorce contro la morale e la vita felice di Roberto, fino a quando tutto torna al proprio posto, anche se qualcosa è cambiato, ma è meglio non farlo sapere in giro…
Le scene di Alessandro Chiti rendono giustizia al movimento attoriale degli interpreti che sono assolutamente in linea con la commedia, che nonostante l’età rimane sempre una riflessione attenta e giusta sulle miserie degli uomini. Gli altri interpreti sono Francesco Procopio, Yuliya Mayarchuck, Luana Pantaleo e Antonella Cioli.