Al Teatro Ghione “Compagni di banco”

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Di Paola Aspri

I compagni di scuola fanno parte della nostra esistenza, ci hanno regalato momenti esaltanti e altri meno edificanti, ma sono pur sempre pagine della nostra vita da condividere anche con chi è venuto dopo di loro. Ritrovarsi poi diventa una festa a sorpresa, un proseguimento di ciò che era stato interrotto e come per incanto si rinnova quello che era stato.
“Compagni di banco”, in scena in questi giorni al Teatro Ghione, è tutto questo e anche di più, perché attraverso un incontro di due ex compagni, Stefano e Antongiulio, gli antichi dissapori vengono dimenticati, tra screzi, risate e situazioni esilaranti.
Antongiulio, interpretato da un effervescente Christian Marazziti, sta per fare un insano gesto e viene fermato dal suo ex compagno di banco Stefano (Francesco Apolloni), dopo 25 anni di interruzione dei rapporti.
Lo salva e lo porta a casa sua, dove c’è una situazione a dir poco caotica, con figlio incompreso e sorella doppiatrice collerica e frustrata. A rendere divertente la situazione si aggiunge un’attrice dall’accento burino che si mischia in feste ed eventi per abbordare il regista di turno con cui lavorare. Insomma il caos genera tanti colpi di scena, con un finale a sorpresa che mette a posto le vite di tutti, generosamente incasinate come da copione contemporaneo.
La commedia scritta da Federico Moccia, Gianni Corsi e Christian Marazziti, ha la genuinità e il pudore adolescenziale di un plot di buoni sentimenti, con dialoghi semplici e arricchiti dalla verve degli interpreti.
Francesco Apolloni e Chistian Marazziti sembrano senza ombra di dubbio due ex compagni alla ricerca del tempo perduto e non si risparmiano nel regalare al pubblico momenti brillanti e al fulmicotone. Michela Andreozzi, è una sorella con lo spiccato istinto di donna insoddisfatta che subisce una realtà che gli va stretta e continua sbraitando a viverla con picchi di isterismo prolungato. Bravissima nell’essere stravagante al punto giusto e a non eccedere nel suo ruolo esplosivo che potrebbe scivolare nella facile caricatura.
Da menzionare Flora Canto, una eccezionale Claudia, attrice di Terni con un bel lato b, il prestesto giusto per mettere scompiglio in una famiglia di caotici nati. Lorenzo Zurzolo nel ruolo del figlio di Stefano è assolutamente in parte, un adolescente in preda ai turbamenti sessuali dell’età e all’imbarazzo emozionale provocato dalla nuova inquilina. La regia di Federico Moccia è un giusto accompagnamento a una commedia che vive di sentimenti edulcorati e in alcuni momenti un po’ fuori dal tempo. Da vedere. Si replica fino al 17 maggio.

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