Di Paola Aspri
Noemi Smorra, una rossa che non si ferma davanti a niente. Sarà il suo colore dei capelli ad averle dato quella determinazione ad andare avanti anche quando come a “The Voice” ha dovuto fare i conti con l’irriducibile Piero Pelù. Fatto sta che Noemi è andata sempre avanti e a 32 anni ha un bagaglio di esperienze da far invidia a tutti, spazia dal teatro, alla televisione fino alla sua vocazione e professione principale, quella di cantante. Il suo ultimo cd “Trasparente” sarà presentato il 9 giugno all’Auditorium Parco della Musica.
Quando hai iniziato ad essere la Noemi artistica?
Ho iniziato a quattro anni e mezzo e cantavo una canzone che parlava di una bicicletta allo Zecchino d’Oro, ma in quel periodo stavo incubando gli orecchioni, una esibizione sofferente, ma era pur sempre una grande vetrina per una bambina in odore di successo.
E’ stato Pippo Baudo uno dei tuoi mentori.
Nel 2006 Pippo Baudo venne a vedermi al Teatro Sistina ed ero in coppia con Alessandro Preziosi nella commedia musicale “Le Tre Caravelle” e qualche anno dopo ricordandomi in quello spettacolo mi chiamò per la sua ultima “Domenica In”, in cui ero cantante e attrice nello spazio dedicato ai giovani.
Poi “I Promessi Sposi”.
Nell’anno 2010 fui presa nei “Promessi Sposi” di Michele Guardì nel ruolo di Lucia Mondella.
Vederti sempre in commedie d’epoca è una costante.
Tutti i registi che mi hanno visto mi hanno associato a parti in costume. Io ero una Lucia rossa di capelli, tradendo l’immagine che Manzoni aveva dato del personaggio che era moro, ma era talmente forte l’empatia con questo carattere che alla fine vinsi anche se ero diversa nei colori.
Le rosse si dice che hanno un carattere particolare, tra il peperino e il dispettoso, Tu come sei?
Sono pazzerella, incostante, soprattutto in amore. Io mi sento indipendente e quindi non voglio essere messa sotto la campana di vetro. I rapporti che ho avuto sono di condivisione.
Anche artisticamente non ami le regole. Nella primavera dello scorso anno hai interpretato in teatro il ruolo di una avvocatessa che si innamora di una donna.
Sono un legale civilista in “Amaranto” che si innamora per la prima volta di una donna. Sta per sposarsi e la sua vita è travolta da qualcosa di inaspettato. Questo è stato uno dei ruoli più importanti. E’ andato in scena al Teatro Ambra alla Garbatella, scritto e diretto da Ilenia Costanza. Un progetto moderno e per la prima volta ero vestita e mi comportavo in maniera moderna. Questo spettacolo colloca questa storia d’amore in un contesto di normalità.
L’italia è una delle poche nazioni che ancora non ha approvato le unioni civili tra gay e lesbiche
Nonostante ci sia già in qualche comune italiano l’idea di convalidare il matrimonio ancora siamo lontani. Io credo che una volta che questa legge verrà approvata sarà tutto più semplice, anche perché riconosciuta come possibilità.
“The Voice” è una esperienza da ricordare?
Quella del 2013 è stata una edizione sperimentale, che ha migliorato poi negli anni. Piero Pelù che era in giuria è stato quello che ha inciso di più sulla mia esibizione, mi ha detto delle cose che non mi hanno fatto piacere, ma ognuno ha un ruolo e va rispettato. Raffaella Carrà mi ha apprezzato, mi ha preso in squadra con lei e sono stata in sua compagnia per due mesi. Il brano di Amy Whinhouse non mi apparteneva, però è stata una esperienza che porto nel cuore nonostante l’esito e ho capito cosa di me andava corretto in termini di lavoro musicale, Da lì poi sono ripartita con “Il mio bizzarro viaggio” all’Auditorium Parco della Musica. Ho conosciuto il mio produttore Fernando Alba e quel concerto è stato organizzato da me e da Ilenia Costanza che è anche una percussionista.
Da pochi giorni è uscito il tuo ultimo cd “Trasparente”.
Trasparente si riferisce ad una storia d’amore finita che mi ha dato e tolto tanto. Il testo è mio e di Fernando Alba e poi ci sono due tracce in italiano e una sola cover del mio cantautore preferito Damien Rice. Cinque brani tutti da ascoltare. Il cd sta andando alla grande in Russia.