Valeria Marini aveva affermato nei giorni scorsi di cercare il padre di suo figlio in tv. Provocazione o no è servita per lanciare il suo nuovo lavoro, quello di produttrice televisiva a tutti gli effetti. La nuova trasmissione che l’eclettica Valeria andrà a comporre è “XFather”.
Una idea direi spumeggiante dal momento che in Italia il problema degli uomini che latitano è più che mai sentito e soprattutto dei papà, che non sembrano essere molti sul campo. Gli uomini contribuiscono alla maternità con il proprio seme, ma non accompagnando la donna che hanno scelto per farli diventare papà. Insomma Valeria è stata lungimirante inventandosi un docu-reality che metterà in fila aspiranti padri del futuro figlio della procace showgirl. Valeria non vede l’ora di diventare mamma e per farlo mette in campo le telecamere più costose.
Il papà ideale del suo bambino lo cercherà tramite Gunther, un gruppo di ricerca ideato da Maurizio Milan e leader della “procreazione della felicità”. Al fianco della Marini 5 ragazzi chiamati G5 che la consiglieranno per scegliere al meglio secondo criteri scientifici. Certo è che la Marini una ne fa e cento ne pensa e questo è il modo giusto per attirare l’attenzione su di sé. Un nuovo modo di fare reality mettendosi in gioco in prima persona. Per una donna ironica come lei è un gioco da ragazzi mettersi a cercare un ago in un pagliaio, perché è il caso di dire che trovare un padre perfetto è pressoché impossibile, ma lo sarebbe anche in quello di amante, perché la categoria maschile sta scomparendo ogni giorno di più.
Auguri a Valeria per la sua forza di volontà e il suo ottimismo a trovare un papà ideale, anche se penso che lei non faccia sul serio. Il gioco mediatico non è realista, ma porta consensi e un nuovo modo di fare comunicazione. Prendete esempio donne dello spettacolo, Valeria è una manager coi fiocchi.
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