Ieri è stato il giorno di Paolo Sorrentino che ha creato pareri discordanti intorno a sé per il suo “The Young Pope” una serie televisiva innovativa, ma forse troppo per essere capita appieno dagli addetti ai lavori.
Il pubblico, invece, ha risposto con sette minuti di applausi ed inoltre la stampa straniera è stata abbastanza buona decretandolo come un film simile a “Twin Peaks”, la visionaria serie televisiva di David Lynch. Il Times lo ha definito acido e divertente. Certo è che la Chiesa non può essere contenta e approvare le dichiarazioni del giovane papa americano che dice nel film ad un Monsignore che non crede in Dio. Insomma Sorrentino ha aperto una frattura tra la Chiesa e i benpensanti, non facendo differenza tra cinema e televisione. Ma è stato James Franco, fascinoso come non mai, a sbarcare al Lido e a portare una ventata di solarità.
Il film presentato è “In Dubious Battle”, ispirato al premio Pulitzer John Steinbeck. Il Red Carpet ieri è stato hot, hanno sfilato delle bellezze che non hanno lasciato respiro ai flash dei fotografi. Dopo Francesca Cipriani con il suo look arrapante, è stato il turno di Giulia Salemi e Dayane Mello, entrambe con abiti che non lasciano spazio all’immaginazione e mettono in risalto le curve pericolose delle due. Gli abiti erano lunghi, ma poco coprenti. Giulia Salemi in arancione e Dayane Mello in fucsia mettevano in risalto le gambe e non solo. Dayane Mello è una modella brasiliana che ha partecipato a due programmi televisivi targati Rai, mentre Giulia Salemi è arrivata terza al concorso di Miss Italia 2014 e ha partecipato all’edizione precedente di “Pechino Express”. Non si perdona alle due bellezze che hanno sfilato come mamma le ha fatte, il fatto di far intravedere un’abbronzatura poco uniforme, là dove il sole non dovrebbe battere, probabilmente volevano far invidia a Belen che con la sua farfallina ha fatto il giro del mondo, ma invece sono state soggette a critiche.
Oggi è il giorno di Wim Wenders che porta al Festival il suo Les beaux jours d’Aranjuez (3D) che parla di una donna e un uomo che sotto gli alberi si raccontano. Una conversazione fatta di domande e risposte sulle rispettive esperienze sessuali. Sarà un dialogo prolifico per scrivere un testo? È l’ispirazione di uno scrittore che diventa un dialogo vivace per un suo lavoro? Wenders ci lascia immaginare questo ed altro. Inoltre oggi sarà Mel Gibson a sfilare sul red carpet per il suo film “Hacksaw Ridge” la storia di Desmond Doss che, a Okinawa, durante una delle più cruente battaglie della seconda guerra mondiale, salvò 75 uomini senza sparare un solo colpo. Convinto che la guerra fosse una scelta giustificata, ma che uccidere fosse sbagliato, fu l’unico soldato che in quel conflitto combatté in prima linea senza alcuna arma. Doss fu il primo obiettore di coscienza insignito della Medaglia d’Onore del Congresso.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.