È stato il giorno di Mel Gibson, che ha sfilato ieri sul red carpet del Festival di Venezia con il film fuori concorso “Hacksaw Ridge”. Gli interpreti di questo film sono Andrew Garfield, Vince Vaughn, Teresa Palmer, Hugo Weaving e Sophia Rose Stallone, figlia di Sylvester Stallone e della modella Jennifer Levin.
L’attenzione della stampa e dei fotografi si è spostata sulla figlia di Stallone che con un vestito nero e le sneakers si è fatta immortalare dai flash. Buon sangue non mente e la figlia d’arte non si ritira di fronte a niente. Questo però è anche il Festival delle madrine che ritornano ed è il caso di Elisa Sednaoui rivista con piacere sul molo dell’Hotel Excelsior di Venezia. L’antidivo James Franco con il suo sorriso contagia tutti i presenti della Laguna. La Rodriguez in pizzo nero fa sempre scena e colpisce gli occhi e il gossip impazza, per il toto fidanzato, dal momento che Stefano De Martino non è più al suo fianco. Maria Grazia Cucinotta è sola soletta senza suo marito Giulio e Kim Rossi Stuart che non perde mai il suo fascino da tenebroso, partecipa con un film fuori concorso “Tommaso”. Il regista Sam Mendes nei panni di Presidente di giuria è in una forma strepitosa.
Insomma c’è molto di cui parlare e sparlare al di là dei film, perché al Festival ci si va per farsi guardare e non per guardare i film. I film sono un pretesto per parlare di altro anche per gli addetti ai lavori anche se si fa finta di essere pseudo intellettuali. C’è anche chi sulla scia del successo di “Perfetti Sconosciuti”, si presenta al Festival con un corto di 8 minuti. É il caso di Paolo Genovese che porta sulla laguna “Per Sempre”, il racconto di un amore particolare, quello di una donna che si accinge ad incontrare un uomo piccolo che le cambierà l’esistenza e il modo di vedere i sentimenti.
Paolo Genovese è in uno stato di grazia con i suoi 17 milioni di incassi e premi ovunque per “Perfetti Sconosciuti” “Io mi sarei fermato anche qui – dichiara Paolo Genovese – ma sto scrivendo il mio prossimo film che si chiama “Il primo giorno della mia vita” ed è ambientato a New York. Questo film ho potuto farlo grazie a “Perfetti Sconosciuti”. Ma Genovese aspira al Leone d’Oro? “Per le commedie è un po’ difficile aspirare a tanto, perché non è facile fare una commedia che sia in linea con il Festival di Venezia. Infatti, il film di apertura, quest’anno è stato La La Land. Tutto si può fare se il Festival ci da più attenzione e se noi scriviamo con un altro piglio.”
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