Il primo giorno del Festival del cinema di Roma apre i battenti al grande Tom Hanks. L’attore regista e produttore è stato accolto da una folla di fan nonostante la pioggia. A lui è stato riservato il Premio alla Carriera ed è in pieno tour promozionale per l’uscita del film in tutte le sale da ieri. “Inferno”, tratto dal libro di Dan Brown e diretto da Ron Howard era atteso da moltissimi fan dell’interprete che ieri hanno potuto vedere da vicino il loro divo. Il primo incontro con il pubblico con l’attore Hanks è andato alla grande, ma sono attesi nei prossimi giorni altri nomi, come Oliver Stone, Bernardo Bertolucci, Meryl Streep e Roberto Benigni. Comunque il Premio alla carriera Tom Hanks lo riceverà dalle mani di Claudia Cardinale.
L’attore all’incontro con il pubblico non ha risparmiato polemiche efficaci, come quelle riservate alle Presidenziali Americane e anche sul candidato Donald Trump: “Le Presidenziali Americane – afferma Tom – sono un festival di merda. Ogni quattro anni ci troviamo di fronte ad un bivio dove c’è ansia e paura per il futuro. Trump è un candidato autoreferenziale, pieno di idee assurde in cui non è il caso di investire. Trump è un ignorante non solamente sul piano politico e quando prevale l’ignoranza sul piano politico sono sempre successe cose brutte. Voi potreste dirmi perché un candidato così lo avete accettato? E io potrei dirvi come mai voi avevate Berlusconi?” Non si parla solo di politica, Hanks che è interprete di pellicole memorabili come “Salvate il soldato Ryan”, “Casta Away”, “Apollo 13” “Forrest Gump” a “Il ponte delle spie” racconta anche la sua carriera. “Io non amo rivedere i miei film – afferma l’attore – perché rivedendoli mi sento invecchiato, mentre loro rimangono sempre uguali. Quello che conta per un attore è la longevità artistica ed io in questo sono fortunato e per me ogni film è una avventura.
“Ad Hanks gli piacerebbe lavorare con Roberto Benigni, pensa che insieme farebbero una coppia fortissima”. Del mitico Federico Fellini, quando le viene menzionato 8 e ½ ammette di non averci capito niente. “Ero troppo piccolo quando l’ho visto.” Inoltre per lui il presente è Clint Eastwood che lo ha diretto in “Sully”, film che sarà al cinema a dicembre. “Io ammiro Clint, a volte diventa un regista sofisticato, come nel caso di “Invictus” e “Mystic River”. Con lui poi si fanno poche parole e si lavora molto. Nel mio caso l’unico scambio di battute che ho avuto con lui è stato prima del ciak. Lui non ama le prove sul set, vuole che gli attori siano già pronti a girare.” Infine Tom parla dei suoi nipotini. “Olivia Jane e Charlotte non sanno quale sia la mia vera professione, per loro sono il nonno e una delle voci di Toy Story. Cerco di dirgli che sono una persona famosa, ma loro non ci credono.”
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