In prima fila Flavio Briatore ad applaudire Elisabetta Gregoraci insieme al piccolo Nathan Falco di 6 anni. L’occasione è il debutto di Elisabetta nel film “Mata Hari”. Il red carpet si è trasformato l’altro ieri in un momento familiare. I tre sono stati i più fotografati sul red carpet del cinema Adriano a Roma. Lei è nei panni di una spia. “È una donna forte – dichiara la Gregoraci – che non ha paura di niente e non si è mai sottratta a nessun ostacolo, inoltre non ha mai abbassato la guardia, né si è mai arresa.” Certo è che Elisabetta, ormai veterana conduttrice di “Made in Sud”, sembra essere in lizza per condurre il Festival di Sanremo con Carlo Conti. Su questa storia Elisabetta dice: “Carlo Conti ha postato una mia foto chiedendo che cosa ne pensasse la gente di una mia partecipazione. Lo ringrazio per questa iniziativa ed anche per come la gente ha risposto positivamente all’appello.” Ma alla Gregoraci piacerebbe questo ruolo, lei che fin da piccola teneva una spazzola in mano a mò di microfono pensando di condurre un varietà? “Certo che si, al Festival si vedono sempre straniere e non si capisce che cos’hanno le italiane che non va. Probabilmente siamo tutti esterofili.”
Certo è che Elisabetta è passata per diverse bufere mediatiche, considerando che porta avanti una unione dal 2008 coronata con il matrimonio con Flavio Briatore che ha trent’anni più di lei e proprio nel periodo in cui cominciavano ad essere una coppia, è arrivata la bufera di vallettopoli, da cui ne uscì pulita. Elisabetta è una donna che teme non poco i giornalisti ed ha paura che le aggiungano qualcosa di troppo a quello che dice, ma è una reazione normale per una persona che è sempre nel calderone del gossip e delle malelingue. Ritornando a Sanremo lei era già stata sul palco dell’Ariston nel 2002 con Pippo Baudo e Claudio Cecchetto e il programma si intitolava “Destinazione Sanremo”. Per ora ci accontentiamo di vederla in “Mata Hari”, il film che è uscito nelle sale da ieri e si vocifera che la Sig.ra Briatore sia molto brava nel ruolo della spia, magari “È nata una stella” e noi ne siamo venuti al corrente dopo vari passaggi professionali che hanno portato ad una felice conclusione.
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