Il matrimonio fa paura a tutti, questo è un dato di fatto. Ed è forse per questo che gli autori Gianluca Irti, Marco Capretti, nonché Pablo e Pedro, hanno pensato che i dubbi e le perplessità dell’ultima notte da scapolo potessero essere messe sotto esame per la gioia di chi ancora non ha fatto il grande salto. “Finché notte non vi separi”, in scena in questi giorni al Teatro Roma è un excursus ironico sul difficile diventare mariti, dopo essere stati fidanzati felici. A dare voce al prossimo sposo è Marco Capretti, ormai presenza fissa del programma “Made in Sud”, veterano presenziatore del palcoscenico e che incalza nella commedia come un uomo in preda a tante perplessità prima di convolare a nozze con la sua Francesca, interpretata da una spumeggiante e bravissima Francesca Milani.
La storia è quella di Marco che fa un incontro galeotto prendendosi una bella scuffia per la sconclusionata cubista del luogo. Poi l’uomo in questione si lascia accalappiare e condivide suo malgrado gli amici di lei, la contorta famiglia, insomma tutto ciò che può infastidire l’idillico e passionale rapporto dei primi tempi. A pochi passi dal matrimonio Marco ripensa a ritroso a tutto il suo rapporto, ne vede le lacune, ma è la paura di omologarsi agli altri. Marco Capretti diventa così il nostro esperto di coppia e propone le lacune di tanti uomini e donne che stanno insieme e che a volte si sposano perché non hanno più niente da dirsi, un po’ come la fatidica frase del film cult “4 matrimoni e un funerale”, ma nonostante un sacerdote improvvisato che rema contro, un suocero manipolato dalla moglie e altri fastidiosi personaggi che vorrebbero dissuaderlo sulle nozze, lui sceglierà la routine come la maggior parte degli uomini in circolazione.
Marco Capretti è bravo nel trasformare il palcoscenico in un terreno minato di parole e a fare da contorno al suo estro dialettico, il grande Gianluca Giugliarelli che fa diverse parti in commedia portando una ventata di follia recitativa che si sposa benissimo con il testo. Suocero, cameriere improvvisato, sacerdote, insegnante di fitness, Giugliarelli è una scheggia impazzita che cammina sul palco, accompagnandosi perfettamente alla comicità più pacata e perfetta di Marco Capretti. Francesca Milani, anche quando non parla, riesce attraverso i movimenti e la mimica facciale a regalare una grande performance attoriale. Da mettere un po’ a punto il testo che dovrebbe essere più snellito per far durare lo spettacolo non più di un’ora e mezza continuativa senza intervallo. La regia accurata è di Fabrizio Nardi, prodotto da B&G Live. Si replica fino al 27 novembre.