Al Teatro Golden” L’albero di Natale” con Daniela Marra, Simone Montedoro, Emanuela Fresi e Andrea Lolli

lalbero-di-natale-teatro-golden
Standard

Una commedia gradevole di buoni sentimenti che riscuote simpatia tra quanti ancora sperano di trovare il grande amore. “L’albero di Natale”, in scena in questi giorni al Teatro Golden, scritto da Andrea Maia, Vincenzo Sinopoli, Augusto e Toni Fornari, mette insieme in vista della vigilia natalizia una storia di solitudini che trova il giusto finale per riconciliarsi con i sentimenti e con una realtà piena di buonismo che fa tanto bene al cuore.

Sul palcoscenico Simone Montedoro, il Capitano dei Carabinieri di “Don Matteo”, qui veste i panni di uno scrittore in crisi di identità per la morte di sua moglie. L’uomo non ha più stimoli e vive barricato in casa con la supervisione morale e amicale di una portiera che svolge le mansioni casalinghe. Una donna semplice che vorrebbe spingere Marco a ricominciare a vivere malgrado tutto. Il suo amico Franco, superficiale ma allo stesso tempo preoccupato per Marco lo incita ad una serata in discoteca ed è proprio durante quella uscita che incontrerà Vanessa, una ragazza in procinto di sposarsi e che in una notte metterà tutto in discussione per un uomo che come lei è stato ferito dall’esistenza e non trova pace. L’happy end è dietro l’angolo con soddisfazione del pubblico che esce dal teatro con la contentezza nel cuore.lalbero-di-natale-al-teatro-golden-dal-22-novembre-al-18-dicembre

L’Albero di Natale è il vero protagonista della pièce e sarà lui a chiudere lo spettacolo, l’elemento trainante della vicenda che non va svelato, ma solo accennato a chi ha intensione di vedere la commedia. Simone Montedoro è bravissimo nel suo ruolo fatto insoddisfazioni e apatia iniziale, sostituito dal turbamento dell’incontro con chi lo incuriosisce nuovamente. Daniela Marra, (l’abbiamo vista da poco nel ruolo di Anna Cantalupo in “Squadra Antimafia – Il ritorno del Boss”) è perfetta nei panni di Vanessa, una ragazza con il senso dell’umorismo che nasconde una parte malinconica e turbolenta del suo carattere, una gradevole presenza scenica che alterna diversi registri recitativi senza sbavature. Emanuela Fresi, voce portentosa dei “Favete Linguis” nei panni della portiera è efficacemente veritiera, mostrando una recitazione verace, condita dal divertente slang ciociaro che da un tocco in più alle sue incursioni. Andrea Lolli nella parte di Franco è l’amico che tutti vorrebbero avere, un po’ invadente, ma genuino, a cui fare riferimento nei momenti di bisogno, assolutamente dentro il personaggio con un taglio paradossale che si discosta in maniera positiva dagli altri personaggi. La regia di Toni Fornari è sempre attenta e precisa nell’esaltare commedie dalla visione agro-dolce. Da vedere. Fino al 18 dicembre.

Commenti

Commenti