“Roma Fiction Fest” ultima giornata, uno sguardo sulle serie tv internazionali

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È iniziato da quattro giorni il Roma Fiction Fest al The Space Cinema Moderno con la direzione del regista Giuseppe Piccioni. La kermesse quest’anno compie dieci anni. Dieci sono i titoli provenienti da diversi paesi del mondo (Polonia, Stati Uniti, Svezia, Belgio, Francia, Australia, Inghilterra e Italia) che verranno giudicati da Richard Dreyfuss e da una giuria composta da Annabel Scholey (I Medici), Umberto Contarello (sceneggiatore de La grande bellezza), Lorenzo Richelmy (Marco Polo) e dalla cantante Paola Turci. Tra le serie in gara da segnalare Baron Noir, “una specie di House of Cards francese”, la descrive Piccioni, Midnight Sun, realizzata dagli autori della serie scandinava The Bridge, Good Behavior con Michelle Dockery (Lady Mary Crowley in Downtown Abbey) e la nostrana Di padre in figlia con Alessio BoniMatilde GioliCristiana Capotondi Stefania Rocca. Una storia di emancipazione femminile a cavallo tra il 1958 e il 1980 tra diritti civili, libertà e conquista delle parità.

Tra le altre fiction “made in Italy” si fa notare In arte Nino, che aprirà il festival. È il ritratto di uno degli attori più amati del cinema italiano, Nino Manfredi, interpretato da Elio Germano. E ancora Immaturi – La serie, che nasce dal film di successo di Paolo GenoveseAmore pensaci tu, basato sulla serie australiana House Husbands, e Il confine di Carlo Carlei che racconta la vicenda di tre giovani durante la grande guerra.

Si sono visti sfilare sul red carpet tanti attori e personaggi dello spettacolo. Il primo tappeto rosso è stato per “Roots” con Malachi Kirby e LeVar Burton. Poi c’è stato un momento di nostalgia del “come eravamo” con Pippo Baudo, storico conduttore e ancora in auge della televisione italiana che si è lasciando andare a scatti fotografici con grande disponibilità e simpatia. Il cast “Di padre in figlia” ha visto tanti attori sfilare sul tappeto rosso immortalati dagli scatti fotografici, da Cristiana Capotondi, ad Alessio Boni, a Stefania Rocca, a Domenico Diele, a Francesca Cavallin, a Alessandro Roja, Denis Fasolo e Demetra Bellina.

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