Gradito ritorno quello di “Boss in incognito” con Nicola Savino. Il conduttore oltre alla conduzione settimanale di “Quelli che il calcio” e il “Dopo Festival 2017” approderà al timone del programma di Rai Due dal 27 dicembre in prima serata. È la quarta edizione di “Boss in incognito” e nelle prime due edizioni era stato condotto da Costantino Della Gherardesca e successivamente da Flavio Insinna. Il programma prevede che un imprenditore entri in incognito nelle sembianze di un lavoratore della propria azienda. Attento a non farsi riconoscere deve seguire passo dopo passo le giornate dei suoi impiegati e valutarne l’operato. Alla fine di ogni episodio il boss convoca i dipendenti e gli svela la sua identità e premierà i più meritevoli con dei viaggi, aumenti di stipendio o di livello.
Nelle prime due edizioni veniva fatto credere che le riprese ai lavoratori servissero per un documentario sulla crisi lavorativa, mentre nella terza si fingeva di girare un finto talent show dal titollo “Work in progress”, dove il premio finale era la vincita di un posto di lavoro. Nicola Savino inoltre è sempre alla guida il prossimo anno in radio con “Deejay chiama Italia”. La valutazione del fattore umano è alla base del programma “Boss in incognito”.
Nicola Savino afferma durante un’intervista a Vanity Fair che: “Si può vincere la fiducia della persona che si ama. Basta un attimo per guadagnarla, ma allo stesso modo la si può perdere in un secondo.” Boss in incognito è la versione italiana di Undercover Boss, il celebre reality americano trasmesso da CBS vincitore in patria di due Primetime Emmy, che Rai 2 ha trasmesso per la prima volta il 27 gennaio 2014. L’idea del programma è quella di rispondere alla domanda: “Cosa succederebbe se il grande capo di un’azienda si “mischiasse” fra i propri dipendenti per un certo periodo, fingendo di essere anche lui un semplice lavoratore di quella società?”
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