Rai Uno lunedì 9 e martedì 10 gennaio manda in onda “I Bastardi di Pizzofalcone”, una fiction poliziesca italiana tratta dall’omonimo romanzo di Maurizio De Giovanni. Ad interpretare il discusso ispettore di polizia Giuseppe Lojacono, Alessandro Gassman. La storia verte sull’ispettore che a causa di un episodio sospetto, viene trasferito nel commissariato di Pizzofalcone a Napoli, dove dovrebbe sistemare situazioni locali e cose di ordinaria amministrazione. A sostituire i vecchi poliziotti corrotti saranno dei nuovi investigatori, considerati gli scarti degli altri commissariati. L’ispettore Lojacono non riesce a stare fermo e quindi si butta subito su un caso segnalato da una telefonata. La vittima è la moglie di un importante notaio della Napoli bene.
A causa della fama dell’ispettore, il caso gli sarebbe stato tolto se non ci fosse stato l’intervento dell’affascinante pubblico ministero, Laura Piras (interpretata dall’attrice Carolina Crescentini), incaricata del caso. Dopo la risoluzione del caso, tutti i casi in sospeso verranno affidati a questa nuova squadra di agenti scomodi, soprannominati dai loro colleghi “bastardi”. Nella seconda puntata di martedì, l’ispettore Giuseppe Lojacono ha formato la sua nuova squadra composta da Francesco Romano, il grande poliziotto dal carattere irascibile, Ottavia Calabrese, l’esperta di Informatica e madre di un bimbo autistico, Giorgio Pisanelli, la memoria storica del commissariato e Alex Di Nardo, l’esperta tiratrice esperta di armi. Dopo la risoluzione del loro primo caso, la squadra si sente ancor più motivata e gli viene assegnato un nuovo caso. Infatti indagheranno sull’omicidio dell’autista di due nobildonne dal passato turbolento.
Intanto Alessandro Gassmann porta sul palco dei Rinnovati, da sabato 7 a lunedì 9 gennaio, la versione italiana di “Qualcuno volò sul nido del cuculo”, tratta dall’omonimo romanzo di Ken Kesey reso ancor più celebre dalla trasposizione cinematografica di Milos Forman. Lo spettacolo, una produzione Fondazione Teatro di Napoli, ribadisce la lezione di impegno civile e lo spietato atto di accusa contro i metodi di costrizione e imposizione adottati all’interno dei manicomi.
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