Al Teatro Ghione: “Cuori Scatenati”

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Una commedia brillante, scoppiettante come i protagonisti che sono alle prese con situazioni sentimentali e di corna che ricordano la commedia all’italiana con un impianto scenico da pièce inglese. Scritto e diretto da Diego Ruiz, “Cuori scatenati”, in scena al Teatro Ghione ha dalla sua un testo che può essere arricchito e diversificato ad ogni replica. Le corna e i tradimenti sono una costante nella coppia e il più delle volte sono marachelle da perdonare. Diego e Francesca, rispettivamente Diego Ruiz e Francesca Nunzi si sono separati dopo tanti anni di matrimonio e Diego sta per convolare a nozze con Maria (Maria Lauria), una donna dal piglio deciso e con una personalità dirigenziale che decide ogni cosa del menage tra lei e il futuro marito, ma l’uomo ha nostalgia di una serata con la ex e allora dopo una cenetta in un ambiente buttero e un po’ ignorante la porta nella casa di sempre, modificata dalla futura moglie, amante di animali imbalsamati e con corna al seguito. Ma c’è sempre un imprevisto e arriva inaspettatamente un intruso, Sergio (Sergio Muniz), individuato come un ladro, ma che poi si scopre essere tutt’altro, connesso intimamente con la futura sposina. Sergio Muniz nudo in una scena di "Cuori Scatenati"Insomma gli altarini vengono a galla con equivoci a catena e divertenti situazioni. In questa girandola di eventi, Francesca Nunzi riesce a dare un brio particolare alla commedia e a trovare la chiave di volta in ogni momento, improvvisando con il suo compagno di scena, Diego Ruiz siparietti paradossali e che fanno scattare la risata del pubblico. Non si può negare che il bello della situazione sia Sergio Muniz che interpreta un sudamericano, desiderato ad ogni piè sospinto da Chicca, interessata al suo lato b da urlo. Mentre il povero Diego subisce l’ormone in ebollizione delle due donne verso il bel ragazzo. Ci sono i presupposti per una rappresentazione che non tradisce i suoi intenti. Diego Ruiz ha costruito una macchina brillante perfetta con tempi comici esatti e ben cadenzati dagli interpreti, tutti bravissimi e all’altezza di diversificare il registro recitativo, qualora un impedimento scenico sia in agguato. Maria Lauria è perfetta nel suo ruolo un po’ arcigno e dirompente, Diego Ruiz è assolutamente ineccepibile nella sua parte, Sergio Muniz è convincente e a suo agio nella parte, mentre Francesca Nunzi non perde lo smalto dei tempi migliori. Da vedere. Si replica fino al 29 gennaio.

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