Alessandro Cattelan è pronto per la quarta edizione di “E poi c’è Cattelan” su Sky Uno dal 16 febbraio. Il late show di Sky Uno è ormai una costante della rete, considerando poi che Cattelan è ormai il volto noto della rete di Murdoch, in quanto presenta anche “X-Factor”, ma si sposta anche in altre reti come per il David di Donatello dove sarà ancora una volta il conduttore più smart a presenziare. Alessandro se non avesse fatto la carriera che ha fatto avrebbe fatto il calciatore, ma lui nel passato afferma di essere stato solo un dilettante. Alessandro Cattelan è uno che si fida di quello che viene deciso dai capi, la sua giurisdizione sul programma avviene quando ne prende pieno possesso. Per la prima puntata di “E poi c’è Cattelan” l’arrivo di Robbie Williams è stato sorprendente e c’è stata una grande pubblicità a priori che secondo Alessandro è stato uno stralcio abbondante di quello che accadrà in studio.
È un po’ rovinare una sorpresa secondo lui, ma si sa che la pubblicità è l’anima del commercio e anche in questo caso funziona. Il late show di Sky Uno andrà in onda tutti i giorni ed è questa la grande novità. Una mezz’ora da vivere con l’attualità e con l’ospite di punta. Secondo Cattelan rispetto all’edizione precedente questa deve avere più materiale, non bisogna sottrarre, ma aggiungere. Si parlerà di attualità e anche di politica, ma non è una prerogativa di Cattelan questo ultimo argomento.
Un fatto politico buffo sarà comunque materia di discussione. Sarà difficile comunque vedere dei politici in studio, in quanto secondo Cattelan i nostri non hanno il fisico del ruolo, non stanno stare in televisione come i politici americani. Solo Renzi secondo il conduttore potrebbe essere all’altezza e tutto sommato anche Salvini. Non ci resta che vederlo e commentare sui social, una striscia quotidiana da non perdere.
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