Inizia il 18 aprile su Raiuno “Di padre in figlia”, la serie in quattro puntate, diretta da Riccardo Milani. Lo scenario è quello di una famiglia in un paese che cambia, culla di padri, padroni e angeli del focolare. Trent’anni di storia dal 1958 ai primi anni “80” che racconta le vicende di Giovanni e Franca Franza, interpretati da Alessio Boni e Stefania Rocca e dei loro figli (Cristiana Capotondi, Matilde Gioli e i gemelli Demetra Bellina e Roberto Gudese). Nel cast anche Alessandro Roja, Domenico Diele e Corrado Fortuna, una coproduzione Rai Fiction e Bibi. Tutto nasce da un’idea di Cristina Comencini, autrice del soggetto. A Cristina Comencini è venuta l’idea di una serie, mentre passeggiava per Bassano del Grappa, dove era per presentare il libro. Come sfondo una cittadina bellissima che è teatro dei cambiamenti economici e sociali profondi. Cristina Comencini si è resa conto che una delle più grandi rivoluzioni della nostra epoca è la trasformazione dei rapporti familiari. Ha firmato il soggetto, poi sviluppato in sceneggiatura da Giulia Calenda, Francesca Marciano e Valia Santella e diretto da Milani. In evidenza i personaggi di padre, madre e quattro figli, i cosiddetti rapporti interpersonali. Attraverso loro emerge l’impatto della grande Storia sulle storie individuali. In evidenza Giovanni, che è impersonato da Alessio Boni che nella prima puntata viene smentito sul fatto di avere una famiglia perfetta. Le sue figlie infatti lo hanno, apparentemente molto deluso. Maria Teresa (che nella fiction ha il volto di Cristiana Capotondi) ha deciso di iscriversi all’università, una cosa che suo padre non concepisce. L’altra figlia invece rivela a sua madre di essere incinta. La donna le dice che dovrà sposarsi solo se ama l’uomo con cui ha avuto questa relazione, se non lo ama invece, dovrà semplicemente tenere il bambino. La donna non vuole che sua figlia commetta lo stesso errore che lei ha fatto in passato sposando un uomo che non ha mai amato.
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