In occasione del cinquantesimo anniversario della morte di Totò, avvenuta il 15 aprile del 1967 tutti si muovono per omaggiare il Principe Antonio De Curtis. Primo fra tutti Carlo Croccolo che il 9 aprile compirà novant’anni. L’attore ha percorso lungamente la carriera di Totò, facendo parte di diversi film. Il Festival del cinema di Lecce ha dedicato un omaggio all’attore proponendo la versione restaurata di “Chi si ferma è perduto” di Sergio Corbucci. Croccolo è a Lecce per ritirare l’Ulivo d’Oro alla carriera e ricorda di Totò quanto fosse severo sul lavoro, ma rammenta anche che lui aveva un debole per la sua persona e lui ne approfittava. Mentre giravano “Lascia o raddoppia” lo portava un giro con un paio di pattini che nei corridoi di Cinecittà facevano un rumore tremendo.
Inoltre, quando nel 1957 Totò perse la vista, gli chiese di doppiarlo nelle scene esterne, perché avevano lo stesso timbro di voce ed inoltre aveva capito i suoi tempi comici. Croccolo rammenta il primo incontro con Totò a casa sua in Viale Bruno Buozzi quando gli andò ad aprire in vestaglia e gli disse che non aveva l’aria da fesso. Il primo film che fece con lui fu “47 morto che parla” ed aveva circa vent’anni e non era facile lavorare con un mostro sacro come Totò, nonostante questo però si sono trovati. Rai 3 omaggia Totò il 15 aprile di una serie di film interpretati dal Principe. Il titolo è “Modestamente Totò”. Una carrellata di film che andranno in onda per tutto l’arco della giornata. Inoltre verrà trasmessa un’intervista inedita, “Il principe e la sua maschera”, realizzata dal critico Fernando Di Giammatteo per la tv svizzera. L’intervista fu realizzata a pochi giorni dalla morte di Totò nella sua casa di Lugano.
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