Kim Rossi Stuart torna dopo oltre dieci anni sul piccolo schermo, dal prossimo 8 maggio, in prima serata, su Raiuno, in una miniserie in 4 puntate con Maltese – Il romanzo del commissario, nei panni di un eroe solitario che vive in una Trapani della seconda metà degli Anni 70. Il poliziotto siciliano dedica la sua vita, fino alla fine dei suoi giorni, a combattere il malaffare e la malavita organizzata del posto. La regia è di Gianluca Maria Tavarelli, una coproduzione Rai Fiction – Palomar con Maze Pictures – Zdf enterprises e Dramedy productions, prodotto da Carlo Degli Esposti e Nicola Serra con Max Gusberti. La miniserie può contare su un maxi cast che comprende, oltre a Kim Rossi Stuart, tra gli altri, Rike Schmid, Francesco Scianna, Valeria Solarino, Eros Pagni, Enrico Lo Verso, Antonio Milo, Michela Cescon, Marco Leonardi.
Una “Piovra” moderna, la via italiana alla grande serialità internazionale questo Maltese – Il romanzo del commissario, questa miniserie è considerata la nuova scommessa della Rai che, nell’imminenza del 25° anniversario della strage di Capaci, punta su un grande racconto civile ispirato ai coraggiosi eroi della legalità. Dario Maltese, il poliziotto interpretato da Kim, è un personaggio immaginario ma si rifà a Ninni Cassarà, il vicecapo della Mobile di Palermo assassinato da Cosa Nostra nel 1985. Ecco cosa ha dichiarato Kim Rossi Stuart riguardo il suo personaggio, nel corso della conferenza stampa di presentazione: “Io sono uno che pondera i suoi personaggi. Questa volta pensavo di riposarmi un po’ anche se la storia mi piaceva quando mi è stata proposta, dovevo fare il mio film da regista, quindi mi ero preso un po’ di tempo anche se avevo deciso di accettare. Ci siamo accordati su un’idea di massima, che si ispirava al modello Piovra e due anni dopo, a poche settimane dalle riprese, mi sono ritrovato a leggere questa sceneggiatura. Mi sono chiuso nel mio studio per due ore, più andavo avanti e più mi rendevo conto che si trattava di una cosa da non prendere sotto gamba. Ho sentito questo macigno meraviglioso di avere a che fare con un essere umano disposto a mettere in gioco la sua vita, non in base al narcisismo, ma per una spinta misteriosa che è quella che porta le persone a sacrificarsi. Mi sono reso conto di quanto poco conoscessi quelli che sono gli eroi della nostra storia recente. Ho approfondito la vicenda di Ninni Cassarà. C’era tanto di lui in Maltese, ma ho trovato anche delle foto di Falcone e Borsellino che mi hanno toccato molto. Ho riguardato La Piovra, l’ho trovata un capolavoro ancora oggi”.
La cinepresa del regista Gianluca Maria Tavarelli si addentra in un’inedita Trapani, accecante e labirintica, che pare uscita da un quadro del pittore Giuseppe Modica. Maltese, che ha fatto carriera fuori dell’isola, è tornato nella sua città per le nozze di un amico poliziotto e, quando questo viene ammazzato sotto i suoi occhi, rimane per rendergli giustizia. Si scontrerà con la mafia, l’omertà, le convivenze tra crimine e potere, il muro di gomma istituzionale. Lo stesso Tavarelli ha dichiarato: “Stando al passo con i tempi, volevo che la serie intrattenesse, commuovesse, rendesse omaggio agli eroi della legalità senza risultare semplicistica”.
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