Dall’11 maggio su Italia1 va in onda la seconda edizione di “Bring the noise” con Alvin

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Torna “Bring the noise” su Italia1 da giovedì sera. Al timone sempre il tellurico Alvin. Una entusiasmante avventura che viene ribissata ma in uno studio più grande rispetto alla precedente edizione. Il game-show sarà condotto dallo Studio 5 di Cinecittà. In ogni puntata saranno due squadre a fronteggiarsi, ognuna è composta da quattro giocatori che saranno pronti a sfidarsi a colpi di musica, fino a contendersi la finale, dopo aver portato avanti tante fasi del gioco. Alvin ha dato già ampi chiarimenti su questa edizione che si prospetta con tante novità rispetto alla precedente. Ha affermato che i luoghi della messa in onda sono più ampi, lo studio è più accogliente e sono stati aggiunti dei giochi nuovi proprio per rendere più avvincente il game-show. In aggiunta un gioco denominato “Disco Inferno”, dove è protagonista un grande vinile che prende gran parte della scena. La vera novità è che i concorrenti saranno messi alla prova fisicamente, con giochi che coinvolgono oltre la mente anche il corpo. Alvin è un po’ in disaccordo con i critici che avevano valutato la prima edizione in malo modo etichettandolo come un puzzle di cose già fatte televisivamente, un copia e incolla di programmi internazionali. Ma il programma al di là di ogni previsione è piaciuto al pubblico ed ha ottenuto dei buoni riscontri di audience, tanto da spingere i produttori a farne un’altra serie di puntate. Molti vip tra i concorrenti, tra cui Rocco Siffredi, Michele Bravi, Mara Maionchi, Gianluca Fubelli, Scintilla con la riconferma di Katia Follesa.

 

Prodotto da Magnolia, il format (tratto dal programma televisivo musicale britannico di Sky Uno), nella sua prima edizione, ha riscosso un notevole successo, registrando un grosso consenso tra il pubblico, orfano da tempo di un game show dedicato alla musica. Ha toccato il 6% di share, pari a 1,3 milioni di telespettatori. Tra i giochi più riusciti quello del “cambio genere” (i concorrenti dovevano cantare una canzone arrangiandola in vari generi musicali proposti), il cattivissimo “acquappella” (due concorrenti dovevano cantare una canzone immersi con il viso in una bacinella colma d’acqua e cercare di far indovinare il titolo ai compagni di squadra) e “mmm song” (i partecipanti dovevano cantare delle canzoni emettendo solo un verso nasale, a bocca chiusa, la squadra che indovinava più canzoni vinceva la manche).

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