Presentata prima degli altri teatri romani la stagione del Teatro Quirino Vittorio Gassman. Non siamo ancora a giugno e i padroni di casa Geppy Gleijeses e Guglielmo Ferro hanno accorciato i tempi per rendersi appetibili sul mercato teatrale per gli abbonati di sempre e per quelli a venire. Buona partenza per questo teatro che apre la stagione 2017/18 con Massimo Ghini, interprete insieme a Francesco Bonomo di “Ciao” di Walter Veltroni, per la regia di Piero Maccarinelli, in scena dal 10 al 22 ottobre. Per Franco Branciaroli una tragedia euripidea come “Medea”, in cartellone dal 24 ottobre al 5 novembre, ripresa da Daniele Salvo dalla regia di Luca Ronconi. Dal 7 al 19 novembre è la volta di “La giara e la patente” di Luigi Pirandello con Enrico Guarnieri, per la regia di Guglielmo Ferro. Coppia inedita quella di Monica Guerritore e Francesca Reggiani, unite sul palcoscenico da un testo di Woody Allen, tratto dal suo omonimo film.
“Mariti e mogli” che sarà in scena dal 5 al 17 dicembre, adattato e diretto da Monica Guerritore. Gli altri interpreti sono Pietro Bontempo e Antonio Zavatteri. In scena le vite coniugali e gli intrecci clandestini che si rifanno alle tematiche di Allen, con il tradimento logistico, non più Manhattan da sfondo, ma un luogo che può appartenere a tutte le coppie. Dal 18 al 31 dicembre Massimo Ranieri porta “Malìa”, che vuol dire magia, incantesimo e fascino. Con lui cinque grandi musicisti, Enrico Rava, Stefano Di Battista, Rita Marcotulli, Riccardo Fioravanti e Stefano Bagnoli. Un viaggio musicale tra la fine degli anni cinquanta e l’inizio degli anni sessanta. Dal 2 al 7 gennaio la graditissima ripresa di “Filumena Marturano”, reduce dal successo dello scorso anno con Mariangela D’Abbraccio e Geppy Gleijeses per la regia di Liliana Cavani. Dal 9 al 21 gennaio in cartellone due atti di “Dieci piccoli indiani…e non rimase nessuno!” per la traduzione di Edoardo Erba con la regia di Ricard Reguant su progetto artistico di Gianluca Ramazzotti e dello stesso Reguant. Ad interpretarlo Giulia Morgani, Tommaso Minniti, Caterina Misasi, Pietro Bontempo, Leonardo Sbragia, Mattia Sbragia, Ivana Monti, Luciano Virgilio, Alarico Salaroli e Carlo Simoni.
Gabriele Lavia interprete de “Il padre” dal 23 al 4 febbraio, testo di August Strindberg, per la regia dello stesso Lavia. “Intrigo e amore” di Friedrich Schiller andrà in scena dal 6 all’11 febbraio per la regia di Marco Sciaccaluga. Il Balletto di Roma con “Il lago dei cigni, ovvero il canto” sarà in cartellone dal 13 al 18 febbraio. Adriana Asti la grande giovane del teatro italiano porterà sulla scena dal 20 al 25 febbraio “Memorie di Adriana” da un’idea di Andrèe Ruth Shammah, testo tratto dal libro “Ricordare e dimenticare”, conversazione tra Adriana Asti e Renèe De Ceccatty. Dal 27 febbraio all’11 marzo va in scena “La Signora delle camelie” da Alexandre Dumas su scene e regia di Matteo Tarasco. Gli interpreti sono Marianella Bargilli, Ruben Rigillo, Silvia Siravo e Carlo Greco. Gianfranco Jannuzzo e Debora Caprioglio dal 13 al 25 marzo sono interpreti di “Alla faccia vostra” di Pierre Chesnot su adattamento e regia di Patrick Rossi Gastaldi. A chiudere la stagione dal 3 al 22 aprile Geppy Gleijeses, Vanessa Gravina e Magda Mercatali con “Il piacere dell’onestà” di Luigi Pirandello, per la regia di Liliana Cavani.