Questa sera su Rai 3 alle 21,25 va in onda “Chef – la ricetta perfetta”, una commedia sceneggiata, ideata, prodotta e diretta da Jon Favreau, il regista dei primi due Iron Man nonché produttore esecutivo di Iron Man 3 e The Avengers, ma anche interprete di quel gioiellino che era Swingers e autore di “Made – Due imbroglioni a New York”, il suo lungometraggio di debutto. La trama verte su Carl Casper, un cuoco creativo che è un celebre chef di un ristorante di Los Angeles. Nel ristorante approda il critico gastronomico Ramsey e Carl mette in atto un menù coraggioso e innovativo. Ma il proprietario del ristorante insiste affinché Carl riproduca fedelmente il menù ormai collaudato da un decennio. Il critico, dopo aver assaggiato, stronca il cuoco sul suo blog. Tra i due segue un forsennato scambio di tweet che sfocia in una lite fra cuoco e critico la quale diventa a sua volta virale su Internet.
Carl diventa così un cuoco senza lavoro e viene estromesso dal mercato degli chef losangelini. Decide così di ricominciare dal basso, e noleggia un furgone sul quale cucinerà e venderà street food, spostandosi da Miami a New Orleans al cuore del Texas, il tutto documentato sul web dal figlio Percy, che finalmente riesce così a passare del tempo con il padre divorziato. In questo modo Carl si avvicina alle persone, cosa che durante il suo successo da chef di serie A aveva perso.
Jon Favreau, il regista abbandona le mega produzioni hollywoodiane e torna alle origini, inventando una commedia intelligente e ricca di sfumature, raccontando la vita di tanti e non stupendoci con effetti speciali.
C’è una certa familiarità in questo film con il cartone Ratatouille, che Chef ricalca sia nel contrasto fra cuoco e critico che nella supremazia del comfort food in favore della haute cuisine. Tra gli interpreti Sofia Vergara nei panni della ex moglie, Scarlett Johansson in quelli della caposala del ristorante, John Leguizamo in uno dei suoi ruoli più divertenti a Robert “Iron Man” Downey Jr. in uno dei suoi più spassosi cammei.
Favreau è nei panni del cuoco sovrappeso il cui talento (e cuore) è grande come il girovita, ed Emjay Anthony in quelli di suo figlio, rarissimo attore bambino americano a non mostrare un filo di vanità o di furbizia recitativa.
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