A stravincere in questo 74esimo Festival del Cinema di Venezia che ha avuto come madrino Alessandro Borghi, è stato Guillermo Del Toro con la sua considerevole stazza. Il suo film ha vinto il Leone d’Oro. The Shape of water ha avuto il suo trionfo. Il film ambientato nella guerra fredda nel 1962 narra la storia di una donna delle pulizie, interpretata da Sally Hawkins che viene a conoscenza in un laboratorio governativo, dove lavora di un esperimento su una primordiale creatura amazzonica. L’incontro porta ad un rapporto sessuale e sentimentale, è una favola con un messaggio rivolto al nostro tempo. Il messaggio è molto chiaro, bisogna scegliere l’amore, invece della paura.
Inoltre Kamel El Basha, che ha recitato in L’insulte, è stato premiato per la miglior interpretazione maschile e Charlotte Rampling (che ha recitato in Hannah) per la miglior interpretazione femminile. Charlie Plummer, attore di Lean on Pete, ha vinto il premio Marcello Mastroianni, per il miglior attore emergente.
Il Gran premio della giuria è andato a Foxtrot di Samuel Maoz.
Il Leone d’argento per la miglior regia è andato a Xavier Legrand per Jusqu’à la gard
La Miglior sceneggiatura: Martin McDonagh per Tre manifesti a Ebbing, Missouri
Premio speciale della giuria è andato a Sweet Country di Warwick Thornthon
Miglior film della sezione Orizzonti: Nico, 1988 di Susanna Nicchiarelli
Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: Jusqu’à la garde di Xavier Legrand
La giuria che ha assegnato i premi principali era presieduta quest’anno dall’attrice statunitense Annette Bening e ne facevano parte: la regista e sceneggiatrice rumena Ildikò Envedii il regista messicano Michel Franco, il regista Edgar Wright, il regista cinese Yonfan, il critico cinematografico David Stratton, e le attrici Rebecca Hall, Anna Mouglalis e Jasmine Trinca. Durante quest’edizione del festival sono stati assegnati anche due Leoni alla carriera, a Jane Fonda e a Robert Redford, prima della proiezione di Le nostre anime di notte, il loro film fuori concorso.
Durante la cerimonia sono stati anche assegnati dei premi per la Miglior storia in realtà virtuale (a Bloodless), per la Miglior esperienza in realtà virtuale (a La camera insabbiata) e per la Miglior realtà virtuale (a Arden’s Wake).
Il film The Prince and the Dybbuk ha vinto il Premio Venezia Classici per il Miglior documentario sul cinema; il premio per il Miglior film restaurato è andato a Idi Smotri. Il Premio per il Miglior cortometraggio è andato a Gros Chagrin. Il premio per il Miglior attore della sezione Orizzonti a Navid Mohammadzadeh, quello per la Miglior attrice della sezione orizzonti a Lyna Khoudri. Il premio per la Miglior regia della sezione Orizzonti l’ha vinto Vahid Jalilvand per il film Bedoune Tarikh Bedoune Emza.
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