“The Night Manager” approda in chiaro su Rai 3 questa sera alle 21:10. Meglio tardi che mai per la serie andata in onda su Sky Atlantic, presentata al Festival di Berlino del 2016 e composta da sei episodi che si rifanno al romanzo di John Le Carrè del 1993 e uscito in Italia con il titolo “Il direttore di notte”. John Le Carrè è uno scrittore amatissimo dal cinema e negli anni “50” e “60” ha lavorato nei servizi segreti. Non stupisce quindi che romanzi di successo siano diventati film come “La Talpa”, “The Constant Gardner- La Cospirazione” e “La spia venuta dal freddo”.
Adattato per il piccolo schermo da David Farr, il romanzo originale è ambientato nel periodo post Guerra Fredda e presenta diverse differenze con la serie televisiva: l’azione si sposta infatti ai giorni nostri e segue le vicende di Jonathan Pine, ex militare dell’esercito inglese, che, abbandonate le armi, si rifugia in un lussuoso hotel del Cairo per lavorare come direttore di notte. Qui incontra Sophie (Aure Atika), donna bellissima che rimane vittima degli interessi di Richard Onslow Roper, uomo d’affari affascinante, ma che in realtà muove gli interessi bellici del mondo trafficando armi.
Scosso dalla sua perdita, Pine decide di aiutare Angela Burr (Olivia Colman), agente dei servizi segreti inglesi, a incastrare Roper e per farlo deve entrare sotto copertura nel suo entourage. Cambiato il periodo storico, la destinazione del traffico d’armi, il sesso dell’agente Burr (in originale un uomo, Leonard) e l’utilizzo della tecnologia (nella serie i cellulari sono fondamentali), non cambiano però le dinamiche tra i protagonisti: più che una storia di spionaggio e traffico di armi, The Night Manager è un gioco di seduzione, una narrazione sul potere che è incarnato dalle persone.
Jonathan Pine è un uomo dai modi gentili, elegante, con un sorriso che ispira fiducia, mentre Richard Roper è ambizioso, prepotente, arrogante, due caratteri opposti che gareggiano per carisma e charme.
A complicare ancora di più la situazione ci sono anche Jed, compagna di Roper interpretata da Elizabeth Debicki, donna che all’inizio sembra algida, ma che nasconde più di un segreto, e il maggiore Lance Corkoran, braccio destro di Roper che fin dall’inizio non si fida di Pine, un Tom Hollander particolarmente aggressivo, e Angela Burr, agente incinta che copre le spalle da lontano al protagonista, che ha il volto di Olivia Colman, la detective Ellie Miller di Broadchurch. La regia è affidata a Susan Bier, di cui ricordiamo il film “In un mondo migliore”, che si è aggiudicato il premio Oscar come miglior film straniero nel 2011. La regista in questo caso entra nell’intimità dei personaggi, prediligendo più le relazioni che le scene di azione.
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