Questa sera va in onda su Rai 2 alle 21:20 “Suburra”, in prima tv il film di Stefano Sollima del 2015 che vede tra i protagonisti Pierfrancesco Favino, Elio Germano, Claudio Amendola, Alessandro Borghi, Greta Scarano, Giulia Elettra Gorietti, Antonello Fassari, Jean-Hugues Anglade, Adamo Dionisi.
Il libro di De Cataldo e Bonini precedeva i fatti criminali e di corruzione di Roma Capitale. È un cinema visivamente forte che racconta una realtà locale e grazie a Sollima che possiede un sesto senso per queste cose, le vicende non hanno nulla di paranormale. La vicenda parte dal 2 novembre 2011. Silvio Berlusconi rassegna le sue dimissioni da Presidente del Consiglio. La storia comincia quindi da sette giorni prima, immaginando che proprio allora Papa Ratzinger prenda la storica decisione di abbandonare il ruolo di pontefice. La figura di Filippo Malgradi, interpretato da un bravissimo Pierfrancesco Favino è quella di un politico corrotto e dissipato, che passa la notte con due escort, di cui una minorenne, e si caccia in un ginepraio senza fine. C’è Sebastiano, interpretato dal bravo Elio Germano, organizzatore di feste vip abituato a fare il vaso di coccio fra vasi di ferro. C’è Numero 8, nei panni del rude e angelico Alessandro Borghi (anche nella serie), giovane boss della malavita di Ostia che sogna di trasformare il litorale romano in una Las Vegas, come Bugsy Siegel. C’è Manfredi Anacleti, capo di un clan di zingari che vorrebbe fare il salto nel crimine di serie A. E ci sono Sabrina, l’escort che fornisce la “carne fresca” a Malgradi, e Viola, la compagna tossica di Numero 8. I destini di tutti i personaggi sono destinati ad incrociarsi evocando il legame che esiste da sempre (o almeno dai tempi della Suburra romana) fra criminalità e potere politico.
sopravvive nel cuore”, in questa storia di figli bastardi i cui “i referenti non esistono più”, dove tutti tradiscono tutti e nessuno crede più a niente.
L’unica debolezza del film è la prevedibilità. La crime story che racconta crimini e corruzione innesca un’escalation di eventi non difficilmente anticipabili. La sceneggiatura dei luminari Rulli e Petraglia è tanto grandiosa nel saper asciugare personaggi e situazioni, quanto esile nei colpi di scena.
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