Terza puntata di “Sotto copertura – la cattura di Zagaria”, questa sera su Rai 1 incentrato sulla cattura di Michele Iovine, con Alessandro Preziosi e Claudio Gioè. Nella precedente avevamo visto che Michele Romano si era messo sulle tracce di Daniele Turco, principale sospettato nell’omicidio di Arturo. Le sue indagini, sia per cercare Turco, sia per catturare Zagaria, procedono parallelamente a quelle della PM De Simone, convinta di una possibile connivenza tra Romano e la camorra. Per provarlo, decide di servirsi di Carlo, il più giovane della squadra, da cui cerca di farsi passare informazioni utili. Nel frattempo, Michele Zagaria stava cercando di riorganizzarsi: la relazione tra Nicola e Agata l’ha mandato su tutte le furie e cerca di separarli con le minacce, mentre convince Agata ad accettare un posto da dirigente in un centro polifunzionale di proprietà della camorra. Intanto, continua a manovrare i fili delle indagini della PM De Simone che, con i suoi sospetti, sta mettendo a rischio l’indagine di Michele Romano, concedendo quindi al boss un po’ di respiro. Questa sera vediamo che l’irruzione in casa Ventriglia viene neutralizzata da una talpa di Zagaria, che informa il boss appena in tempo per evitare l’arresto. La squadra è costretta a riorganizzarsi, ma nel frattempo, grazie alle informazioni raccolte da Romano con i confidenti, ha trovato una buona pista su Turco, i combattimenti clandestini, di cui è appassionato. Carlo, per riscattarsi dopo aver dubitato di Romano, si offre volontario per infiltrarsi in quel pericoloso mondo. La sua operazione ha successo: Turco viene individuato, ma per arrivare al suo arresto Carlo dovrà mettere a rischio la sua vita in un ultimo combattimento. Nel frattempo, Zagaria ha proposta ad Agata di diventate l’erede ‘pulita’ del suo impero criminale.

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