Self/less in prima tv questa sera su Italia 1 con Ben Kingsley e Ryan Reynolds

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Questa sera in prima tv su Italia 1 va in onda “Self/less”. La vicenda verte tutta sul magnate Damian, interpretato da Ben Kingsley, ammalato gravemente di tumore che cede alla cura sperimentale del Dr. Albright che ha messo a punto un sistema per trasferire la coscienza di una persona in un corpo giovane creato in laboratorio (Ryan Reynolds). Damian accetta, ma dopo le prime settimane di euforia si rende conto che le “allucinazioni”, che tiene a bada con pillole “antirigetto”, potrebbero essere ricordi che non fanno parte di lui. I temi universali costituiscono la base di ogni buon film di fantascienza, e sono peraltro cari al regista Tarsem Singh, che si era tuffato negli abissi della coscienza nei suoi film più famosi, The Cell e The Fall. Self/less non è poi tanto convincente anche con i suoi effetti speciali, c’è una certa fragilità di base nel copione di David&Alex Pastor, che lascia parecchi dubbi sull’intelligenza di certi personaggi. Addirittura sono i comprimari ad essere importanti per lo snodo tramatico e non sembrano stupirsi più di tanto su catastrofi e rivelazioni iperboliche.

Non consola che il villain interpretato da Matthew Goode gigioneggi e sia persino eliminato con una logica che ricorda più il kitsch di un cinecomic, che il suggerito sguardo ai massimi sistemi. Si potrebbe accettare Self/Less come uno svagante B-movie, in virtù di una tensione che almeno nelle singole sequenze a volte funziona, ma la scarsa tenuta drammatica dell’insieme e le interpretazioni di Ben Kingsley e Ryan Reynolds, che si prendono come il film molto sul serio, non convincono affatto.

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