Massimo Giletti torna in televisione su La7 con “Non è l’Arena” alle 20:35

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Ospite questa sera di “Tu sì què vales”, grazie all’amicizia che lo lega da sempre a Maria De Filippi. Massimo Giletti ai microfoni di “Spettacolando” su Elleradio ha parlato molto della sua delusione e rinascita.

Perché ha pensato di chiamare il suo programma “Non è l’Arena”?

Un pomeriggio di qualche anno fa avevo incontrato il compianto Gianni Boncompagni davanti alla Rai, dovevamo incontrare altra gente, ma eravamo in anticipo e così ci siamo messi seduti su una panchina a Viale Mazzini e mi confessò che era un mio assiduo spettatore de “L’Arena”, però mi esortò ad essere più ironico per affrontare le bufere della vita. Così memore delle parole di Boncompagni, quando sono stato cacciato dalla Rai e mi sono trovato ad andare ad una tv diversa, ho risposto non con durezza, ma con ironia e così il titolo è stato dato per omaggiare Boncompagni e la sua irrefrenabile voglia di sdrammatizzare.

Quanto è emozionato Massimo Giletti nell’affrontare questa nuova prova professionale e quanto spera di ritornare un giorno alla Rai?

Trent’anni di vita professionale nella Rai non si dimenticano ed ho una sofferenza interiore notevole, sono momenti che non auguro a nessuno. Nella vita tutti possiamo essere oggetto di cambiamenti e delusioni, ma quando un programma era vincente come il mio (Barbara D’Urso faceva il 10 percento rispetto a quello di Giletti) che faceva una share di 4 milioni di persone, non fa certo piacere che venga soppresso. Il mio successo lo devo a quei 4 milioni di persone e sono andato via dalla Rai perché credo nel rispetto del mio pubblico e non voglio tradirlo. Io non posso ritornare adesso in Rai, sarebbe ingeneroso nei confronti di Cairo Editore che mi ha dato una mano in un momento difficile.

Lei ha un contratto di due anni con La 7.

Noi con l’editore ci siamo stretti la mano e lo saprò a giugno prossimo cosa sarà della mia vita professionale, però a Cairo credo molto, lui ha creduto in me.

Se dovesse dare una responsabilità del suo abbandono dalla Rai dovrebbe darlo ad Orfeo o a Fabiano?

Fabiano ora non è più Direttore di Rai 1. È il Direttore Generale che ha deciso a suo tempo, Fabiano non era della stessa idea, infatti non è più direttore di Rai 1. Non è a me che la Rai deve dare una risposta, ma a quei 4 milioni di cittadini che pagano il canone per una tv pubblica.

Questa domenica cosa vedremo su La7?

Il caso Tulliani sarà in prima linea, vedremo il mio inviato Daniele Bonistalli che ha fermato all’aeroporto di Dubai Tulliani e quest’ultimo perde la testa. Ma ci sarà una pagina dedicata alle donne, perché penso che le donne vadano rispettate. Il caso di Asia Argento mi ha sconvolto, perché invece di far mandare sotto processo chi aveva abusato di lei, ci è andata lei. Io questo non lo accetto perché da noi c’è ancora un burqa invisibile che non ha rispetto della donna.

Domenica va a sfidare Fazio su Rai1, sana competizione?

Ho grande ammirazione per Fazio che è un professionista e sa fare il suo lavoro.

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