La storia di una famiglia. Ma anche la vicenda difficile di un imprenditore costretto a fare i conti con il suo passato. Un uomo che si misura, dopo essersi risvegliato da un coma durato ben 5 anni causato da un incidente stradale, con un vero e proprio ritorno alla vita. Sono questi i temi principali narrativi, ai quali si sovrappone un vero e proprio giallo, che s’intrecciano nella fiction “La strada di casa“, una produzione Rai Fiction-Casanova Multimedia, realizzata da Luca Barbareschi, in onda per sei prime serate su Raiuno, a partire da martedì 14 novembre. La serie, che ha come protagonista Alessio Boni, per la regia di Riccardo Donna, ha anche un altro filo conduttore, il classico fil rouge, quello dell’archetipo di Ulisse.
“C’è un elemento particolarmente importante nell’originalità di questa storia: il fatto che contenga dentro di sé un archetipo universale, quello di Ulisse. Abbiamo come protagonista che come Ulisse torna a casa dopo la guerra, torna alla sua vita dopo anni di coma. Il suo compito è quello di riconquistare il posto che ha perduto. Il nostro Ulisse trova, però, che la sua Penelope non gli è stata fedele. Deve quindi riconquistare l’affetto della moglie e il suo ruolo di padre. Questa chiave narrativa rende questa storia, che è anche un mistery, un racconto epico che riesce a parlare a chiunque. Un altro elemento molto forte è proprio quello del mistero sulla propria identità”, ha dichiarato in conferenza stampa il direttore di Rai Fiction, Tinny Andreatta.
Ritornare alla vita per Fausto Morra, personaggio principale interpretato da Alessio Boni, diventa l’occasione per fare i conti con un passato segnato da grandi zone oscure, un presente complicato e un futuro tutto da disegnare. Per ritrovare “La strada di casa” Fausto – Alessio Boni dovrà affrontare un difficile viaggio interiore.
Al centro della fiction c’è dunque la figura di Fausto, affiancato da un cast eccezionale e formato da Lucrezia Lante Della Rovere, nei panni della moglie Gloria che lo tradisce con Michele, interpretato dall’attore Thomas Trabacchi, da Sergio Rubini (Ernesto Baldoni, un veterinario che indaga sulla misteriosa scomparsa di un suo collega, convinto che il responsabile sia stato proprio Morra, la notte in cui è entrato in coma), Christiane Filangeri (Veronica, ex amante di Fausto) e Eugenio Franceschini (Lorenzo, figlio di Fausto).
“E’ la prima volta che mi capita un personaggio che indaga su stesso – ha dichiarato Alessio Boni – Dopo 5 anni di coma cerca di capire chi era prima dell’incidente. La cosa che mi ha accattivato di questa serie è che il pubblico, con gli occhi di Fausto, vede lo svolgersi della memoria del personaggio. Fino ad arrivare a capire chi è l’assassino perché questo è anche un giallo e tutto ruota intorno ad un omicidio. E questo è accattivante”.
Lucrezia Lante Della Rovere interpreta Gloria, la moglie di Fausto: “E’ una donna che davanti alle sorprese della vita che succedono a tutti, in maniera femminile, da donna con la D maiuscola, riesce a cambiare, concedendosi il rischio di innamorarsi di un altro uomo, Michele”. “In questa storia nessuno dice la verità: anche il protagonista alla fine potrebbe essere un mostro, non lo sa neanche Boni. Mi sono molto impegnato per trovare uno stile per questa serie perché il format è importante, ma lo è altrettanto la confezione: ho lavorato per dare un senso a personaggi, ambiente, musiche e colori, perché non passasse inosservata”, ha dichiarato il regista Riccardo Donna. Obiettivo centrato in pieno, come ha annunciato il produttore Luca Barbareschi che “la società americana che ha prodotto The Good Doctor ha comprato la nostra serie”. L’idea iniziale della fiction, ha spiegato infine lo sceneggiatore Francesco Arlanch “risale al 2013. Il lavoro è stato lungo. All’inizio eravamo un po’ increduli che questa idea potesse avere uno sviluppo. La Rai di quattro anni fa era un po’ diversa, aveva iniziato un percorso di diversificazione che oggi ha dato i frutti”.
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