Questa sera su Rai 1 in prima tv “La cena di Natale”, la continuazione di “Io che amo solo te”. Il film è diretto da Marco Ponti e il cast è composto da: Riccardo Scamarcio, Laura Chiatti, Michele Placido, Maria Pia Calzone, Antonella Attili, Eugenio Franceschini, Antonio Gerardi, Veronica Pivetti, Eva Riccobono, Dario Aita, Giulia Elettra Gorietti, Uccio De Santis, Crescenza Guarnieri, Ivana Lotito.
L’ambientazione è sempre Polignano a mare. Riccardo Scamarcio continua a girare con la sua vespa senza casco e Laura Chiatti è incinta. Il marito continua a spassarsela con l’amante di turno, che non è più Valentina Reggio, ma Maria Elettra Gorietti, lo Scamarcio fedifrago se la vedrà brutta proprio a causa della Gorietti e verrà redarguito dal prete buono che vorrebbe addirittura spaccargli il naso, il divertente Uccio De Santis, il prete di Polignano però è moderno, personaggio di lotta e di governo, tanto liberal che si fa pure andare bene la gravidanza lesbo di una Eva Riccobono divertita e divertente, che continua a fare i rutti dopo aver bevuto champagne a collo, che ha conosciuto la sua fidanzata al festival “Viva la fica” di Copenhagen e che si è fatta ingravidare dal fratello gay di Scamarcio, ché è pur sempre il suo migliore amico.
Gli uomini, che mascalzoni (a meno che, appunto, non siano gay): anche se a ‘sto giro il povero Don Mimì di Michele Placido ci prova a scappare con la sua Ninella, a Parigi, mollando tutto. E Ninella, che già si sturba all’idea di cambiare colore di capelli (modello Belen o Nicole Kidman ça va sans dire, ma attenzione perché “il biondo può far zoccola”), è tormentata: e quando fa il colpo di testa quello vero, e non lo shatush che gli viene subito bocciato da una sorella milanese comparsa per magia, alla fine, proprio in extremis, verrà richiamata all’ordine dalle ragioni di famiglia: dalla prima nipote, nata grazie a un medico chiamato di corsa.Figlia femmina, ovviamente, perché gli uomini son mascalzoni, e questa era ed è una storia trainata dalle donne, dalle Ninelle ma anche dalle Matildi, dalle sorelle milanesi e perfino dalle Chiare e dalle amanti: perché ci sono due tipi di donne, dice il personaggio di Maria Pia Calzone, quelle che si fanno domande e quelle che agiscono.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.