La terza puntata di “Linea Verticale” è andata in onda su Rai Tre con ottimi risultati anche se inferiori alla settimana precedente: la serie prodotta da Rai Fiction e Wildside ha attirato 1.122.000 spettatori pari ad una share del 4.62%, nel primo episodio, e 982.000 spettatori con una share del 4.19% nel secondo episodio. Il protagonista di La linea verticale è Luigi (Valerio Mastandrea) che scopre di avere un tumore e per questo deve sottoporsi a un delicato intervento chirurgico. Attraverso lo sguardo di Luigi entriamo in un mondo, quello dell’ospedale, di cui tutti conosciamo approssimativamente le regole ma che, esplorato in profondità, riserva straordinarie e tragicomiche sorprese. L’arrivo di un nuovo prete in corsia per sostituire Padre Costa crea parecchio subbuglio, diciamo che l’oratoria non è il suo punto di forza e Amed e Luigi inventano stratagemmi per sfuggire alle sue lagnosissime prediche. Intanto è giunta l’ora di togliere i drenaggi a Luigi ma, proprio nel momento cruciale, gli viene una sete pazzesca. Decide quindi di andare a cercare un medico che possa aiutarlo. Non trovandone apre tutte le porte fino a trovarne una chiusa a chiave. È finalmente l’ora di pranzo ed i pazienti cominciano a discutere sulla qualità del cibo del ristorante. Mentre Amed cerca di convincere tutti la necessità di diventare vegani, Marcello sprofonda nei ricordi dei tempi d’oro del suo ristorante. Luigi invece è felice per il solo fatto di tornare a mangiare normalmente. Ma proprio sul più bello entra la caposala con i risultati dell’esame istologico. Gli manderà il pranzo di traverso? Questa sera nella quarta ed ultima puntata su Rai 3 succedono tante cose. In ospedale Luigi ed Amed sono convinti che la televisione del loro vicino trasmetta cose più interessanti di quella di Luigi. Nel frattempo il prete Costa, dopo una chiacchierata con il suo compagno di stanza, entra in una sorte di cristi mistica. Luigi lo incontra al bar e cominciano proprio a parlare di questa questione. Tornato nella sua stanza Luigi si confronta con Amed e Peppe perché un dubbio lo assilla: uscendo dall’ospedale sarà in grado di riprendere la propria vita o l’esperienza lo avrà segnato permanentemente? Il morale di tutti ha un crollo quando viene celebrato un funerale nella cappella dell’ospedale. Per fortuna la notizia delle prossime dimissioni di Amed riportano un minimo di sorrisi in corsia. ma proprio mentre l’infermiera lo sta accompagnando fuori, Amed ha un ripensamento. Una crisi di panico gli fa rifiutare il mondo esterno. Anche per Luigi è giunta l’ora dell’uscita di scena. Prima di andarsene però è stato convocato nello studio del suo oncologo che vuole spiegargli gli effetti collaterali del medicinale che dovrà continuare a prendere. Tuttavia Aliprandi esclude abbastanza categoricamente la necessità futura di nuovi interventi, ma il dottor Barbieri è di diverso avviso. Chissà quale sarà il destino finale di Luigi …
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