Lo scorso anno all’Eurovision Song Contest aveva vinto Salvador Sobral e la sua “Amar pelos dois” che rivedremo sabato su Rai 1 duettare con Caetano Veloso. I commentatori di questa edizione sono Federico Russo e Serena Rossi per la finale (le prime due serate, invece, vedono Carolina Di Domenico e il comico Saverio Raimondo).
Quest’anno l’evento è ospitato dal Portogallo. Sono 43 i Paesi che quest’anno partecipano alla manifestazione (è dal 2011 che non accadeva un’edizione senza ritiri). L’Italia si esibirà direttamente sabato, perché come da regolamento accedere di diritto alla finale: fa parte infatti dei Big Five, ovvero dei cinque Paesi (Francia, Germania, Italia, Regno Unito e Spagna) che hanno per primi supportato economicamente l’Unione europea di radiodiffusione e, nel caso dei primi tre, fondato la gara canora.
Le vittorie italiane – L’Italia ha vinto solo due volte: la prima vittoria data 1964, quando a Copenaghen Gigliola Cinquetti sbaraglia tutti i concorrenti con la sua Non ho l’età. La seconda, 28 anni dopo, con Toto Cutugno, che a Zagabria vince con Insieme: 1992. Come vuole il regolamento, il Paese vincitore deve organizzare l’edizione seguente, pertanto nel 1965 la Rai sceglie di allestire il palco a Napoli, dove vince il Lussemburgo. Nel 1991 tocca a Roma, edizione purtroppo ricordata dai commentatori dell’epoca come disastrosa per disorganizzazione e approssimazione.
Dal 2016 il regolamento è cambiato: i punteggi vengono dati per metà dalle giurie di ciascun Paese e per l’altra metà dal televoto. Quest’anno gareggiano 42 Paesi (dopo il ritiro della Russia). Nelle prime due serate gareggeranno in totale 36 canzoni. Il voto della giuria e il televoto stabiliranno i 20 finalisti, che si aggiungeranno ai Big Five e alla canzone del Paese ospitante, di diritto in finale. In ogni classifica la prima canzone prenderà 12 punti, la seconda 10, la terza 8, e poi a scalare, da 7 punti a 1 punto. Sommando i punti ottenuti da tutte queste classifiche si decreterà la canzone vincitrice. Le giurie nazionali incideranno solo al 50% sul risultato di ogni serata, la rimanente parte del bottino di punti verrà assegnata dai telespettatori, che avranno tre modalità per votare: utilizzare l’app ufficiale di Eurovision (che converte il voto in SMS); inviare un SMS al 4754750, contenente nel campo testuale il codice della canzone; chiamare, da rete fissa, il numero 894222, seguendo le istruzioni della voce preregistrata per la digitazione dell’apposito codice canzone.
L’edizione 2018 – Le due semifinali vedranno esibirsi i rappresentanti dei 37 paesi che non hanno accesso diretto alla finale (la prima serata ne vedrà in gara 19, la seconda 18) per cercare di conquistare un posto in finale: vi accederanno solo 10 paesi-concorrenti qualificati durante la prima semifinale e 10 paesi-concorrenti qualificati durante la seconda semifinale, oltre ai 6 finalisti di diritto (per un totale di 26 stati). I finalisti di diritto sono il Portogallo (in quanto paese che ospita l’edizione 2018) e, come già detto, i Big Five, ossia Regno Unito, Spagna, Francia e Italia.
Per l’Italia, la canzone in gara è il brano vincitore dell’ultima edizione del Festival di Sanremo “Non mi avete fatto niente” di Ermal Meta e Fabrizio Moro.L’altra sera erano 19 le nazioni in gara. Si sono qualificate alla finale Albania, Austria, Bulgaria, Cipro, Estonia, Finlandia, Irlanda, Israele, Lituania e Repubblica Ceca. Mentre sono state eliminate Armenia, Azerbaigian, Belgio, Bielorussia, Croazia, Grecia, Islanda, Macedonia e Svizzera. Alla seconda semifinale di questa sera si contenderanno l’ingresso alla finale le seguenti nazioni:
- Norvegia
2. Romania
3. Serbia
4. San Marino
5. Danimarca
6. Russia
7. Moldova
8. Olanda
9. Australia
10. Georgia
11. Polonia
12. Malta
13. Ungheria
14. Lettonia
15. Svezia
16. Montenegro
17. Slovenia
18. Ucraina
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