Questa sera su Rai 1, il film tv “Prima che la notte”, con Fabrizio Gifuni

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Questa sera su Rai 1 va in onda il film tv “Prima che la notte”, diretto da Daniele Vicari. La storia è quella di Pippo Fava, il direttore del quotidiano “Il giornale del Sud” (nel film tv ribattezzato Il Giornale del Mezzogiorno) e del mensile I siciliani, fogli roventi su cui si stampò per giorni, mesi e anni, la dirompente verità sulla presenza della criminalità organizzata in una Catania sotto l’egida del clan Santapaola che la vulgata generale dei governanti voleva pulita. Lo scontro tra voce libera della stampa e il torbido intrigo di politica e potere economico/finanziario non è da progressisti nostalgici, ma un pezzo sanguinante di storia patria. Daniele Vicari lo affronta come ha sempre avvicinato, vissuto e rielaborato le vicende di esseri umani tra i più coraggiosi e defilati dai riflettori della cronaca facile. Vuoi che fossero le persone comuni massacrate a Genova dentro le scuole Diaz durante il G8 (Diaz, don’t clean up this blood), vuoi che fosse una normale barista che muore straziata dal carico disumano di lavoro quotidiano (Sole, cuore e amore). Vicari aggiunge alla sua galleria di uomini comuni Fava che ancora prima di sbattere la testa contro al muro dell’omertà mafiosa fu scrittore, drammaturgo, sceneggiatore per il cinema. Fabrizio Gifuni nei panni di Fava recita in maniera sciolta, essendo uno dei migliori attori italiani in circolazione alla stregua del mai dimenticato Gian Maria Volontè. Prima che la notte pulsa poi sulle note di Call me e I fought the love fuse nella vibrante colonna sonora “d’epoca” di Theo Teardo; come sulla scia di una redazione (Riccardo Orioles, lo stesso Gambino e gli altri collaboratori di Fava) giovanissima, ribelle ma allo stesso tempo assennata e consapevole, seria ma pur sempre rock, audace anelito di speranza per un futuro ancora da mettere su carta.

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