Questa terza puntata in replica di “I bastardi di Pizzofalcone” su Rai 1. Il Commissariato indaga sull’omicidio di Teresa, donne delle pulizia di un condominio di Napoli. Ognuno dei condomini potrebbe avere un motivo per cui uccidere la donna: dal giovane Giacomo Scognamiglio, che provava dei sentimenti per lei, a Fabio Vassallo, che aveva avuto una relazione con la donna. A confessare l’omicidio, però, è la moglie dell’uomo, che aveva scoperto che il marito aveva un’amante. La donna, però, nega di aver soffocato Teresa: l’assassino non è lei. Lojacono, ricordando che sul camice della vittime era stato trovato del gesso e che le ragazza lo indossava solo una volta al lavoro, capisce che ad uccidere Teresa è stato Vincenzo Marino, marito della portiera del palazzo, che realizza statuette. L’uomo aveva già ucciso un’altra ragazza, per lo stesso motivo: era stato rifiutato.
Lojacono deve anche affrontare la rabbia della figlia Marinella, che lo accusa di essersene andato da Agrigento senza motivo, e che le accuse fatte a lui hanno avuto delle conseguenze anche su di lei. L’uomo, così, si decide a sporgere denuncia per calunnia contro Lomonaco, l’uomo che lo ha accusato di passare informazioni alla mafia.
Romano (Gennaro Silvestro), invece, prova invano a contattare Giorgia, che è tornata a vivere dai suoi, mentre la Di Nardo (Simona Tabasco) rinuncia ad un appuntamento con la Martone (Serena Iansiti) per non scontentare il padre (Mariano Rigillo).
Palma (Massimiliano Gallo) e la Calabrese (Tosca D’Aquino) sono sempre più intimi, tant’è che lei lo accompagna a vedere alcune case in affitto. Lui, invece, conosce suo figlio Riccardo. Pisanelli (Gianfelice Imparato) prosegue nelle sue indagini sul serial killer, appostandosi sotto casa di una delle possibili vittime. Aragona (Antonio Folletto), invece, litiga con il padre, che vuole raccomandarlo per fargli fare carriera, e fa conoscenza della cameriera Irina.
Una volta partita Marinella, Lojacono chiama la Piras (Carolina Crescentini), per chiederle di andare da lui e riprendere da dove erano stato interrotti. Ma la donna gli dice che prima vuole chiudere con il passato. L’ispettore capisce, ma lui, dice, sa aspettare.
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