Questa sera su 20 Mediaset va in onda “Blade Runner”, per la regia di Ridley Scott con Harrison Ford, Rutger Hauer, Sean Young, Edward James Olmos, M. Emmet Walsh, Daryl Hannah. Il film ha ottenuto 2 candidature a Premi Oscar e 1 candidatura a Golden Globes. In Italia al Box Office Blade Runner ha incassato 13,9 mila euro. Nella Los Angeles del futuro, Deckard è un cacciatore di replicanti o lavori in pelle come li chiama con disprezzo il suo capo. Vorrebbe ritirarsi dal suo lavoro per la blade runner, ma gli affidano un ultimo compito, quattro modelli nexus-6 fuggiti dalle colonie spaziali e arrivati sulla Terra, con pochi giorni di vita rimasti prima della loro scadenza, che scatta dopo quattro anni di esistenza. Deckard sa riconoscere i replicanti grazie al test Voight-Kampff, che valuta le reazioni emotive di fronte a domande provocatorie, e il loro creatore, il capo della Tyrell corporation, lo mette alla prova con una replicante speciale, che non sa di esserlo, Rachel. Lei, sconvolta dalla verità, cercherà Deckard, che decide di proteggerla e non “ritirarla”, perché sogna che al termine della sua missione potrà vivere in pace con lei. Pietra miliare e senza tempo, nonostante i ripetuti rimaneggiamenti dello stesso regista (con un Director’s cut e poi un Final cut), la versione 1982 del film rimane in fondo la migliore, più sintetica, più enigmatica e soprattutto accompagnata dalla voce over di Deckard. Manca il sogno dell’unicorno che sarà aggiunto nelle edizioni successive, ma poco importa, la figura di Gaff, interpretato da un Edward James Olmos con occhi di ghiaccio, rimane mefistofelica e il suo esprimersi attraverso fantocci e origami implica una conoscenza innaturale della mente di Deckard.
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