Questa sera su Rai 3 va in onda in prima tv “Nessuno si salva da solo”, per la regia di Sergio Castellitto con Riccardo Scamarcio, Jasmine Trinca, Anna Galiena, Marina Rocco, Massimo Bonetti.
Gaetano e Delia sono una coppia separata che si incontra al ristorante per decidere come suddividersi le vacanze con i figli. Quello che inizia come un match fra due contendenti pieni di rabbia e di risentimento si trasforma a poco a poco in un viaggio lungo la memoria della loro storia d’amore. Sergio Castellitto, alla sua quinta prova per il cinema e la terza trasposizione di un testo della moglie, Margaret Mazzantini (sceneggiatrice qui come nelle tre occasioni precedenti), si cimenta con quello che è ormai diventato un genere a sé, quelle “scene da un matrimonio” che hanno costituito la poetica di alcuni autori. Nessuno si salva da solo ha pregi e difetti simili a L’ultimo bacio: fra i pregi, un tempismo sorprendente rispetto alla realtà di una generazione, e la volontà di scavare nella rabbia e nella frustrazione contemporanee senza indietreggiare; fra i difetti, la tendenza all’urlo e alla concitazione trafelata, che però sono anche i segni più frequenti (e imbarazzanti) di ogni crisi reale. C’è però la mancanza di un’educazione sentimentale e la sovrabbondanza di una diseducazione televisiva in cui il confronto è sempre e solo il litigio teatrale o lo sfogo vulcanico.
Ciò che salva, per parafrasare il titolo, è lo sguardo dritto, e Castellitto saggiamente fa lavorare gli occhi di Riccardo Scamarcio e Jasmine Trinca, che sostengono con molta grazia i loro ruoli, il primo è in una parte lontana dal suo fisique su rol, quello del cazzone, ma lo fa molto bene e riesce ad accompagnarsi in maniera perfetta alla bravura esemplare della Trinca.
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