Da questa sera su Rai 3 inizia una serie comedy scritta e interpretata da Antonio Albanese con Nicola Rignanese, Lorenza Indovina, Tony Sperandeo. Una coproduzione Rai Fiction Wildside, in collaborazione con Direzione Produzione TV – Centro Produzione Rai di Torino In onda anche il 13 e 20 ottobre alle 21.40.
Protagonista davanti e dietro la macchina da presa, Antonio Albanese realizza per la Rai la sua prima serie tv, una commedia nel segno del suo inconfondibile stile. Composta da 6 episodi di 25 minuti ciascuno, che Rai 3 trasmette in 3 prime serate (2 episodi a settimana, il sabato). La serie dà vita a un nuovo personaggio di Albanese, dotato di grande ironia e gusto del paradosso, che ha il pregio di declinare comicamente il tema della mafia. Il protagonista si chiama Sebastiano ed è un latitante che trascorre le sue giornate nascosto in una villetta del nord Italia, dotata di mille “occhi” all’esterno e di ingegnosi nascondigli all’interno: telecamere, allarmi, recinzioni, passaggi segreti, cunicoli sotterranei, oltre all’immancabile bunker interrato. Grazie a questa abitazione strategica e alla conseguente esistenza da “topi” che dentro vi conducono Sebastiano e la sua famiglia, quest’uomo è da anni invisibile alla Polizia. Con l’aiuto di fidati prestanome, porta avanti, da casa, i loschi e assurdi traffici della sua impresa edile. Tutto questo con la complicità della famiglia al completo: la moglie Betta, immersa con grande normalità nelle trame illegali; la primogenita Carmen, studentessa universitaria spesso in conflitto col padre, ma con il quale condivide filosofia spicciola ed eloquente cinismo; Benni, il figlio diciassettenne un po’ stupido e con velleità giudicate trasgressive dal padre, che non condivide la sua passione per la cucina; gli zii Vincenza e Vincenzo, accanita scommettitrice la prima e capostipite mafioso il secondo, felicemente autorecluso nel bunker da 12 anni. Primo episodio – “La famiglia Calamaru” Nel primo episodio Sebastiano e la sua famiglia sono riuniti per il pranzo che viene interrotto più volte dal suono del citofono. Sebastiano è quindi costretto, più volte, a infilarsi nei percorsi sotterranei che lo portano al bunker dello zio Vincenzo. Fino a quando, a citofonare è Carmen che rientrando rivela a tutti che ha una relazione con il figlio primogenito della famiglia rivale dei Calamaru. Panico. Secondo episodio – “Cimici e insetti” Sebastiano è rimasto bloccato nell’armadio della camera da letto collegato a uno dei cunicoli. La porta non si apre e Betta ha chiamato un falegname per aggiustarla ma una volta finito il lavoro alla donna viene il sospetto che siano state installate delle cimici. Avvisato Sebastiano del problema, tutti si dirigono nel bunker dello zio per poter parlare liberamente e decidere il da farsi. Una volta rientrati in casa, Benni e Carmen trovano una cimice. È la conferma di quanto temevano. Per Sebastiano è giunto il momento di convocare i capiclan nella Stanza santa e trovare una soluzione per allontanare la Polizia. Terzo episodio – “La darsena” In memoria della madre, Sebastiano vuole far costruire una darsena sul lago lunga 180 metri. Nella cella frigorifera della pellicceria di U Stuortu, il geometra che dirige i lavori nel cantiere spiega che non è possibile. Ma Sebastiano non si dà per vinto e chiede consiglio allo zio Vincenzo, il quale suggerisce di contattare Pino U Mitra, personaggio chiave per portare avanti il progetto. L’unico problema è che è in “vacanza” ovvero in carcere. U Stuortu sa però come contattarlo e in modo rocambolesco riescono a esporgli il problema.
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