Al Teatro Tirso de Molina “Uno di troppo”, Il tesoro di mamma” di e con Danilo De Santis

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Come sempre Danilo De Santis mette a segno una commedia brillante e con tematiche che fanno riflettere. Il pregio di questo autore, attore e regista è quello di cogliere i tic, le manie e le diverse connotazioni dell’essere umano, facendoci specchiare nell’immagine deformante delle nostre vite. In “Uno di troppo”, Il tesoro di mamma, in scena in questi giorni al Teatro Tirso De Molina,  il tema della paternità non riconosciuta e dei rapporti mai consumati affettivamente da fratelli sempre in lotta, è la punta di diamante della pièce e ci trasporta in un’atmosfera di caos che diverte e conquista. Gli interpreti si ritrovano in una casa che è di tutti e non è di nessuno, i due fratelli si incontrano in un’occasione speciale quella del matrimonio di uno dei due, ma questo non fa che peggiorare le loro esistenze alla ricerca di un padre famoso, che la madre defunta da poco, aveva scelto per le sue scorribande giovanili. Nella casa succede di tutto, personaggi venuti dall’est che approdano nella dimora per convenienza, come una ragazza che Antonio, fratello in cerca di una compagna per divertimento, invita nel momento in cui Cesare è in viaggio di nozze. La ragazza in questione dovrebbe diventare l’oggetto dei desideri inespressi di Antonio, che sogna da una vita la scena clou del film “Malizia” e, la donna si presta a farla, purchè Antonio la porti in giro per tutta l’Italia. Gli attori si adattano perfettamente ad un continuo cambio di situazioni che fa contenti il pubblico. Finale a sorpresa che mette tutti d’accordo con l’entrata in scena di una sorella che svelerà la verità sulla madre e sulla paternità dei tre. Danilo De Santis compone una pièce che funziona alla perfezione, insieme alla sua recitazione scoppiettante e piena di imprevisti come si addice ad una rappresentazione dai mille risvolti. Pietro Scornavacchi è il fratello che non lascia mai la postazione, anzi irrita l’altro con la sua volontà di esserci, bravissimo e mai fuori parte. Roberta Mastromichele è la moglie di Danilo sulla scena, in parte per rendere un personaggio fuori dalle righe come l’insieme dei caratteri, bella e provocante quando è chiesto di esserlo. Chiara Canitano è l’altra sorella, che irrompe perfettamente nella pièce quando ormai tutto sembra essere chiarito e scombina le certezze, brava e con un piglio diverso dagli altri caratteri. Francesca Milani è sicuramente il ruolo più fuori le righe del gruppo, il suo personaggio è una macchietta da non perdere e il suo linguaggio da donna dell’est da modo di provare alcune situazioni verbalmente scorrette con l’ingenuo e sessuofobo Antonio, mettendo a segno attimi esilaranti e da non perdere. In scena fino 26 maggio e da non farsi sfuggire.

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