Questa sera su Rai 3 va in onda in prima tv “The Hollars”, per la regia di John Krasinski con John Krasinski, Anna Kendrick, Mary Elizabeth Winstead, Charlie Day, Sharlto Copley.

John aspetta un figlio dalla fidanzata Rebecca, ma deve lasciare temporaneamente sia lei che New York per tornare nella cittadina di provincia da dove proviene, perché sua madre è in ospedale.

La diagnosi è grave e la famiglia Hollar si riunisce in attesa dell’operazione. Oltre al padre Don e al fratello Ron, John ritrova anche l’ex fidanzata Stacey, sposata ad un infermiere gelosissimo. Intanto, John entra in crisi anche sul fronte personale, avendo perso ogni fiducia in sé stesso e nelle sue capacità creative. John Krasinki, alla seconda regia, sceglie una commedia che sa parlare con tono leggero anche di argomenti dolorosi, che sono però esperienza di tutti. Il suo personaggio, e suo omonimo nel film, si colloca perfettamente nell’età di mezzo, tra l’essere figlio e l’essere padre, condizioni entrambe da cui è impossibile fuggire ma anche non lasciarsi sopraffare. La scoperta del film (una volta si sarebbe detto “la morale”) è che a nulla serve angosciarsi anzitempo, saremo pronti quando saremo pronti, staremo bene quando staremo bene: a quel punto ce ne renderemo certamente conto, ne avremo una percezione forte e chiara, che caccerà la paura. Suona tautologico e autoevidente? Questo è anche il limite del film nel suo complesso: non avviene, infatti, niente che non si possa prevedere in anticipo e che non sia in linea con il genere (ormai lo si può chiamare così) di riferimento, ovvero la tragicommedia indipendente su una pazza famiglia che deve arrivare al punto di rottura per ritrovarsi saldamente riunita. A caratterizzare The Hollars è anche il discorso di genere: a non resistere alle lacrime, a denunciare la loro totale dipendenza dall’altro sesso, ad eccedere in scenate isteriche, conversazioni fuori luogo e colpi di testa notturni, non sono le donne, come accade in molte commedie: qui sono gli uomini. Protagonisti di questa prova esistenziale, il guado di un passaggio difficile, per ognuno a suo modo, sono i tre maschi Hollar, mentre le due donne si passano il testimone al vertice, alla guida dell’impresa psicologica e affettiva di famiglia.

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