Questa sera in prima tv va in onda su Canale 5 “Geostorm”, per la regia di Dean Devlin con Gerard Butler, Jim Sturgess, Abbie Cornish, Andy Garcia, Ed Harris, Alexandra Maria Lara.
Jake Lawson è uno scienziato con il coraggio e lo spirito di avventura di un esploratore. A lui viene affidata la guida del Dutch Boy, una rete di satelliti che controlla le condizioni climatiche del pianeta Terra e impedisce l’avvento di quegli ecodisastri che avevano già cominciato a colpirla. Ma Jake è indisciplinato e non sa mordersi la lingua quando i politici gli chiedono conto delle sue azioni. Suo fratello minore Max invece è un politico nato, e quando Jake viene destituito dal suo ruolo di comandante spaziale è Max a presiedere la transizione. Toccherà a lui, dunque, richiamare in seguito al timone il fratello maggiore (che non gli rivolge più la parola) affinché riesca a prevenire quella tempesta climatica globale, il geostorm, che è stata architettata non da madre natura, ma dalla mente perversa (e autolesionista) dell’uomo. Dean Devlin, scrittore e produttore di Independence Day, debutta alla regia con questa storia che affronta un tema di attualità, riassunta nello slogan di Geostorm: chi controlla il clima controlla il mondo. E nonostante il background di Devlin sia quello di sceneggiatore, è proprio la trama il punto debole del film: personaggi stereotipati, a cominciare dall’eroico Jake, svolte improbabili, dialoghi elementari e molto lontani dalla realtà. La scrittura sembra preoccupata soprattutto di delineare una mappa delle alleanze nazionali strategiche per la sopravvivenza degli Stati Uniti e di inserire un “gancio” per alcuni gruppi etnici di spettatori: dunque Jake e Max sono di origine britannica, il braccio destro di Jake sul Dutch Boy è una scienziata tedesca, nel suo team ci sono un francese di origine araba e un messicano, il supervisore di stanza del programma satellitare a Hong Kong è cinese, e il presidente degli Stati Uniti è il cubano Andy Garcia. Basterebbe notare quali sono le città colpite dai disastri climatici in Geostorm per farsi un’idea di quali nazioni la geografia americanocentrica tiene in considerazione (l’attenzione più grande è data agli Emirati Arabi).
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