Questa sera va in onda su Sky Cinema Comedy “Notte prima degli esami”, per la regia di Fausto Brizzi con Nicolas Vaporidis, Cristiana Capotondi, Giorgio Faletti, Sarah Maestri, Chiara Mastalli. Il film ha ottenuto 11 candidature e vinto un premio ai David di Donatello, In Italia al Box Office Notte prima degli esami ha incassato 12,5 milioni di euro.
Giugno 1989. Gli esami di maturità. Avere vissuto in quegli anni è come viverli adesso, solo, vent’anni dopo. Le emozioni adolescenziali sono intense, la musica del tempo resterà la tua musica, le ragazze che rappresentano i primi amori vivranno nella leggenda, i disastri e le imprese acerbe si insinueranno nelle storie che si racconteranno da adulti. È un imprinting, un segno indelebile, marchio di fabbrica nella personalità di ciascuno che rivivrà ogni qualvolta viene toccato, anche con la punta di uno spillo.Fausto Brizzi, regista e co-autore di Notte prima degli esami sapeva di realizzare un film dedicato agli adolescenti e inconsciamente di pensare a chi adolescente è stato due decenni prima.
E così Luca che si innamora di Claudia e insulta il professore Martinelli (Giorgio Faletti) senza sapere che sarà in commissione d’esame, e Massi che va con la sorella della fidanzata Simona, e Alice che è perennemente innamorata di Luca senza mai confessarglielo, o ancora Riccardo, bello e impossibile come i dreamers di Bertolucci, rappresentano ciò che ciascuno ha vissuto ai tempi dell’adolescenza, con le amicizie, le gioie e i dolori che contraddistinguevano quei periodi.I loro “ultimi giorni” prima di quell’esame che li farà entrare definitivamente nella dura vita, sono le preoccupazioni e le medesime sofferenze di chi oggi si trova ad affrontare quell’evento che appare un muro invalicabile. Cambiano solo le musiche, i punti di riferimento, le mode del vestire, le vie di comunicazione (oggi abbiamo internet e i cellulari).Notte prima degli esami racconta gli adolescenti di ieri per i trentacinquenni di oggi, non trascurando chi ha diciotto anni e che probabilmente vive da vicino le emozioni dei protagonisti. Perché il tempo corre ma le emozioni non passano. La strada è la stessa, ed è circolare, in un continuo e infinito ripetersi, stampato nel presente e proiettato nel passato.
Cosa resterà di questi anni 2000? Un sorriso con gli occhi persi nei ricordi.
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