Questa sera su Rai 4 va in onda “Aftershock”, per la regia di Xiaogang Feng con Jingchu Zhang, Dao Ming Chen, Jin Chen, Fan Xu, Chen Li, Guoqiang Zhang. Ha vinto un premio ai Asian Film Awards, Durante un’afosa serata dell’estate 1976, un tragico terremoto causa la morte di 240.000 cinesi. A Tangshan una famiglia viene spezzata in due. Il padre muore sotto le macerie e la madre è costretta a fare una scelta tragica: chi salvare tra i due figlioletti piccoli? Deciderà per il figlio, portandosi il peso di questa inaccettabile preferenza per tutta la vita. La figlia invece, sopravvissuta alla tragedia, viene affidata a una coppia di genitori adottivi. Il terremoto del 2008 li farà incontrare per la prima volta dopo più di trent’anni.Il regista, considerato lo Steven Spielberg cinese, presenta un melodramma carico di emozioni. La storia di una bambina, vittima di una decisione crudelissima che è sintomatica della discriminazione nei confronti delle figlie femmine tipica della cultura cinese degli anni Settanta, è una vicenda piccola, molto intima, raccolta tra poche mura di casa. Ma lì dentro c’è una verità che ha un carattere universale. Tratto dal romanzo omonimo della scrittrice Zhang Ling, il film costringe lo spettatore alla commozione, inevitabile di fronte a una tragedia del passato che però porta il pensiero verso drammi simili più recenti. La bambina, di fronte al crollo della casa e alle macerie, fisiche e psicologiche, che rimangono, impone un silenzio impaurito e deluso. E tace per anni.La crudeltà del terremoto, mostrata con straordinario realismo grazie ai prodigi della grafica digitale, rappresenta, per il cinema sentimentale di Feng Xiaogang, il punto di partenza per narrare ciò che sta dietro alle grandi catastrofi naturali. Lo fa con inattesa discrezione, non esagera nei toni, e, seppur vada dritto al cuore degli spettatori, non scade nel patetismo.
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