Questa sera su Rai 1 va in onda “La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata”, un giallo grottesco e pieno di sorprese che ci restituisce personaggi, situazioni, colori e umori caratteristici della Sicilia post-risorgimentale. “La mossa del cavallo – C’era una volta Vigata“, tratto dall’omonimo romanzo storico di Andrea Camilleri (Sellerio), per la regia di Gianluca Maria Tavarelli, produzione Palomar in collaborazione con Rai Fiction. Il protagonista è Michele Riondino che, smessi i panni del giovane Montalbano, veste ora quelli ottocenteschi del giovane e intransigente “ispettore ai mulini” Giovanni Bovara. La vicenda tratta di un Ispettore, nato a Vigata, ma sempre vissuto a Genova – e in tutto e per tutto ormai uomo del nord, inviato nel territorio di Montelusa per investigare sull’applicazione dell’imposta sul macinato (l’odiata “tassa sul pane” come veniva allora chiamata) che sta provocando episodi di corruzione e strane morti tra i funzionari. Mentre indaga su loschi traffici tra mulini clandestini, gestiti dal boss locale, le cose si complicano per il giovane Bovara. Un prete, un “parrino” non proprio retto, viene ucciso sotto i suoi occhi. Da qui un giallo avvincente che vedrà Bovara trasformarsi da accusatore in accusato e cadere in una trappola pericolosa, ordita ai suoi danni, dalla quale riuscirà ad uscire solo “scavalcando” l’ostacolo rappresentato dal suo modo di pensare, ragionare e parlare come un uomo del nord. Michele Riondino spiega il suo personaggio come “un uomo chiuso in un angolo che capisce che l’unico modo per uscire da una situazione spinosa è quello di entrare in una zona ambigua”. Chi interroga l’Ispettore cerca di manovrarlo e lui non è abituato a tale azioni. Michele Riondino per quanto riguarda il dialetto che deve usare nel film tv afferma che: “il dialetto di Andrea Camilleri è particolare e confortevole. Per studiare il genovese, Michele Riondino, ha avuto un coach, Andrea Bruschi, e il padre 90enne che gli lasciava i memo su Whatsapp. Inoltre lo ha aiutato molto ascoltare il capo tifoseria della Sampdoria, per centrare il suono del genovese”. Tanti gli attori nel cast tra questi Ester Pantano, Cocò Gulotta, Antonio Pandolfo, Giovanni Carta, Maurizio Puglisi.
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