Youth – La giovinezza di Paolo Sorrentino val sempre una visione, perché il suo modo di girare è dinamico e mai noioso. Già dai primi film ha fatto vedere la sua maestria per le storie che raccontano la solitudine e l’inadeguatezza dell’uomo moderno.
Dopo l’Oscar per “La grande bellezza”, il regista partenopeo firma una pellicola che è in bilico tra il passato e il futuro. Chi si fosse perso “Youth – La giovinezza”, può vederlo venerdì 14 luglio alle 21:10 su Canale 5.
In questo film Paolo Sorrentino ha puntato su un cast di bei nomi come quelli di Michael Caine, Rachel Weisz, Harvey Keitel, Paul Dano e Jane Fonda per una pellicola che affronta il tema del tempo che passa e le tracce che lascia sugli uomini e sulle donne.
Il film è dedicato al regista Francesco Rosi e racconta la storia di Fred Ballinger (Michael Caine) e Mick Boyle (Harvey Keitel), due vecchi amici alla soglia degli ottant’anni che trascorrono insieme una vacanza primaverile in un albergo bellissimo ai piedi delle Alpi.
Fred è un compositore e direttore d’orchestra in pensione, accompagnato dalla figlia Lena (Rachel Weisz), Mick è un regista ancora in attività. Entrambi sanno che il loro futuro si va velocemente esaurendo e decidono di affrontarlo insieme. Guardano con curiosità e tenerezza alla vita disordinata dei propri figli, all’entusiasmo dei giovani collaboratori di Mick, agli altri ospiti dell’albergo, a quanti sembrano poter disporre di un tempo che per loro è breve oramai. Mick si affanna nel tentativo di concludere la sceneggiatura di quello che pensa, perché sarà il suo ultimo e più significativo film e vorrebbe che la parte da protagonista spettasse a Brenda (Jane Fonda), ma lei ci vuole rinunciare, Fred, invece che da tempo ha rinunciato alla musica, non intende assolutamente tornare sui propri passi.
Ma c’è chi vuole a tutti i costi vederlo dirigere ancora una volta e ascoltare le sue composizioni. Tramite Fred e Mick, Sorrentino compone un’elegia ai grandi amori della sua vita, ovvero il cinema e la musica. Le sette note come sempre hanno un ruolo di primo piano con contributi di Mozart, Stravinskij, David Byrne e la colonna originale del Pulitzer 2008 David Lang.
Nel film c’è anche la celebre scena di nudo integrale di Madalina Ghenea, di fronte al quale i protagonisti. Non solo, loro affermano che la visione di tale bellezza è “L’ultimo grande idillio della loro vita”.
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