Questa sera su Rai 4 va in onda “Criminal”, per la regia di Ariel Vromen. con Kevin Costner, Gary Oldman, Tommy Lee Jones, Alice Eve, Ryan Reynolds, Michael Pitt. In Italia al Box Office Criminal ha incassato nelle prime 6 settimane di programmazione 1 milioni di euro e 450 mila euro nel primo weekend.
L’agente della CIA Bill Pope ha stretto un accordo con “l’Olandese“, un giovane hacker che, in cambio di un bel bottino e una garanzia di sicurezza, può impedire che il controllo di un arsenale finisca nelle mani sbagliate, quelle dell’anarchico Heimdahl. Ma l’agente Pope, unico detentore delle informazioni riguardo il luogo in cui si trovano tanto l’hacker quanto i soldi, viene assassinato e al capo della sezione inglese della CIA, Quaker Wells, non resta altra scelta che affidarsi al dottor Franks, per un esperimento mai tentato prima: trasferire la memoria di Pope nel cervello di Jerico Stewart, detenuto nel braccio della morte, incapace di distinguere il bene dal male e di provare sentimenti.Anziché raccontare la vicenda, più solita, di come un essere umano viene vessato e brutalizzato psicologicamente al punto da non provare più alcuna emozione e regredire ad uno stato animalesco in cui il male subito si restituisce senza indugio duplicato, Criminal, pur accennando a questo come ad un antefatto presente, si cimenta nel racconto inverso, di come un uomo possa ricominciare a sentire e a scegliere il bene, nonostante una base di presupposti mentali e culturali contrari. Basta veramente poco, però, per intuire che, da qualsiasi verso si guardi il percorso, l’intento è comune ed è un intento morale, nel migliore dei casi, se va male, moraleggiante. Ci spiace, dunque, se nell’intenzione di regista e sceneggiatori c’era una sorpresa di sorta, ma non crediamo nemmeno un minuto alla log line promozionale che vorrebbe Kevin Kostner per la prima volta nei panni di un super cattivo: non solo non ci inganna, ma non è nemmeno “disegnato così”.
Devi effettuare l'accesso per postare un commento.