Questa sera su Rai 1 va in onda la prima puntata delle sei di “Il Commissario Ricciardi”, per la regia di Alessandro D’Alatri. Il regista non ha nascosto le complicazioni che ha dovuto incontrare per portare in televisione un’ambientazione anni “30” della Napoli criminale. 

D’Alatri aveva già affrontato gli anni 30 quando aveva lavorato con Vittorio De Sica al film Il giardino dei Finzi Contini, poi nel mio film Americano rosso. In questo caso è stata ricostruita Napoli a Taranto, che è una città borbonica. La serie Il commissario Ricciardi (produzione Clemart-RaiFiction) con Lino Guanciale protagonista, tratta dai romanzi di Maurizio De Giovanni (Einaudi), diretta da D’Alatri debutta questa sera.  Ricciardi ha la peculiarità di raccogliere gli ultimi pensieri delle persone che sono state vittime di una morte violenta.  Un mondo raccontato con tutti i dettagli da Maurizio De Giovanni. L’ambientazione è quella della Napoli del marzo del 1931. La città era stretta in una morsa di gelo e a tutto questo fa da sfondo il brutale assassinio del grande tenore Arnaldo Vezzi che scuote l’opinione pubblica. Artista di fama mondiale, grande amico del Duce, il tenore viene trovato morto nel suo camerino al Teatro San Carlo, poco prima della rappresentazione del suo I Pagliacci.

Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi è chiamato a risolvere il caso, particolarmente difficile per quello che è scatenato in città, data la ferocia con cui è stato perpetrato l’omicidio. Lino Guanciale è il commissario Ricciardi; Antonio Milo è il brigadiere Raffaele Maione, Enrico Ianniello è il dottor Bruno Modo; Serena Iansiti è Livia; Maria Vera Ratti è Enrica; Mario Pirrello è Garzo; Fabrizia Sacchi è Lucia Maione; Nunzia Schiano è Rosa; Adriano Falivene è Bambinella; Marco Palvetti è l’agente Falco; Peppe Servillo è Don Pierino. Il commissario Luigi Alfredo Ricciardi è un uomo dalla capacità investigativa fuori dal comune. Il commissario è taciturno, chiuso, soprattutto a ogni possibile amore e questo lo si deve anche a quello che accade nella sua vita, essendo custode dei pensieri delle vittime morte violentemente. Per questo vive da solo, accudito dalla sua vecchia tata, la signora Rosa, che lo ama come se fosse suo figlio. Il personaggio del commissario Ricciardi è stato protagonista anche di una serie a fumetti pubblicati dalla Sergio Bonelli Editore. Per chi non potesse seguire in diretta le puntate, può collegarsi al sito Raiplay.it. Sulla piattaforma di contenuti on demand sarà infatti possibile rivedere seguire gli episodi sia in streaming e rivederli in replica.

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