Questa sera su Rai 4 va in onda “Cell”, per la regia di Tod Williams con John Cusack, Samuel L. Jackson, Isabelle Fuhrman, Stacy Keach, Griffin Freeman.
In Italia al Box Office Cell ha incassato 295 mila euro. Basato sull’omonimo romanzo di Stephen King, Cell è un film interpretato da John Cusack (ricordiamo il grande successo di 1408) e Samuel L. Jackson in cui tornano i temi e le ossessioni del famoso scrittore americano che, come spesso è già accaduto per altri film, è anche il co-autore della sceneggiatura. Un misterioso segnale comincia a diffondersi attraverso i cellulari rendendo le persone una sorta di macchine assassine; il disegnatore Clay Riddel (John Cusack) riesce a scampare a questa epidemia ma è costretto ad affrontarla per raggiungere suo figlio, insieme al conducente della metro Tom McCourt (Samuel L. Jackson) e alla giovane Alice. Tutto il mondo si sta completamente autoannientando ma soltanto pochi superstiti riescono stranamente a non essere colpiti da questo “male”. Quando un romanzo di Stephen King va sul grande schermo è sempre una notizia, sfortunatamente questa volta però non siamo di fronte a una gloriosa trasposizione cinematografica. Nonostante le tematiche e le premesse iniziali, Cell è una pellicola mediocre che non riesce minimamente a creare un discorso politico interessante che inizialmente sembra aprire. Il film apocalittico si mescola al thriller psicologico e all’azione più spettacolare e, se i rimandi a Romero, Carpenter e a quel capolavoro italiano di Ubaldo Ragona L’ultimo uomo della terra (tratto da un romanzo di Richard Matheson) possono essere presi in considerazione, manca la forza di un discorso più profondo che vada al di là della semplice spettacolarizzazione. L’opera intera di King è attraversata da incubi e manie che mettono in campo riflessioni che tendono sempre ad un discorso politico. Il film si limita solo a riproporre senza scavare dando poco spazio a tematiche solo annunciate come il rapporto dell’individuo con lo spazio e la metropoli, e la relazione padre-figlio. Nonostante il tema così attuale di una tecnologia che piano piano divora e disumanizza il pianeta, man mano che il film avanza la questione sembra essere trattata con banalità in favore di azione ed effetti speciali decisamente poco attraenti. Buchi di sceneggiatura e interpretazioni deboli anche da grandi come John Cusack e Samuel L. Jackson.
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