Questa sera su Cielo va in onda “La moglie dell’avvocato”, per la regia di Im Sang-soo con So-Ri Moon, Kim In-mun, Yun Yeo-jung, Hwang Jung-min. Titolo originale: Baram-Nan Gajok.
In Italia al Box Office La moglie dell’avvocato ha incassato nelle prime 8 settimane di programmazione 82,6 mila euro e 32,4 mila euro nel primo weekend.
Hojung, moglie di un avvocato di successo, è frustrata dalla vita casalinga; il marito la cornifica, e a lei non rimane che occuparsi del figlio adottivo e del suocero alcolizzato. Finisce così per cedere alle attenzioni di un giovanissimo vicino di casa. Ma la situazione precipita: il marito e l’amante sono coinvolti in un incidente, il suocero è moribondo, e il padre del ragazzino scopre la sua relazione con Hojung. Una rete di inganni e meschinerie irrompe un fatto di gratuita ferocia: il figlio adottivo (sette anni) dei due coniugi è rapito e ucciso da un poveraccio, impazzito per un’ingiustizia subita che attribuisce all’avvocato. Scritto e diretto da Sang-soo al suo 3° lungometraggio, il film ha il merito di raccordare la dimensione privata a quella pubblica (la memoria della guerra civile; la trasformazione dei costumi nell’odierna Corea), sottolineando, come nei 2 film precedenti, la centralità delle figure femminili. Girato in digitale con l’impiego di lunghi piani-sequenza, efficaci soprattutto negli esterni, e con un colore desaturato. Scene di sesso molto esplicite.
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