Questa sera su Paramount Network va in onda “Dal tramonto all’alba”, per la regia di Robert Rodriguez con Harvey Keitel, Juliette Lewis, George Clooney, Salma Hayek, Quentin Tarantino, Tom Savini. Al Box Office Usa Dal tramonto all’alba ha incassato nelle prime 3 settimane di programmazione 23,5 milioni di dollari e 10,2 milioni di dollari nel primo weekend.
Da una sceneggiatura di Tarantino, ispiratore del film. Due fratelli girano l’America rapinando e ammazzando la gente. Uno è proprio pazzo (Tarantino), l’altro (Clooney) ha i suoi problemi a tenerlo buono. Dopo la giusta esibizione di sangue che schizza e cervelli che saltano i due arrivano a una sorta di locanda dove una bella ragazza si trasforma in mostro. Il thriller diventa horror. Il resto dell’intreccio è troppo complicato per essere raccontato. Se si accetta il contesto trash allora il film ha i suoi valori: di regia, effetti, montaggio eccetera. Ma sono valori che il cinema americano ha ormai acquisito in automatico, non c’è bisogno di genio registico. Se non si accetta che il trash tutto giustifica allora ecco che siamo nel cinema tipo “trilogia del cassonetto” (Crash, Trainspotting, Bambola – per ora -). La tesi del gruppo Tarantino è che la violenza è come la famiglia, il cervello sul muro è come un tramonto, l’orina come il mare, la droga come l’aspirina, il buono come il cattivo, il brutto come il bello. E se tu mostri un assassino violento, morboso, psicotico e sgradevole, devi sempre eccedere. Se quel personaggio sarà il più morboso, violento…eccetera mai rappresentato dal cinema, avrà maggiore successo e il pubblico (giovane) starà dalla sua parte. È la regola della trasgressione totale, del ribaltamento di tutto: della realtà, dei valori, dell’etica. Una ragazza che balla e si trasforma, e trasforma il film da un genere a un altro può essere una trovata. Il dato di fatto è che questa gente fa le storie che le sono congeniali, cioè sporche. Basta guardare con attenzione i tratti lombrosiani della faccia di Tarantino per rendersi conto di come sia proprio la “faccia di questi film”. Quentin, che genietto malefico-talentoso sicuramente è, vince la sua “sporca” battaglia, apre il suo grande water e molti ci vanno dentro contenti. Fuori c’è forse qualcosa di meglio? Lo domandava anche il protagonista drogato di Trainspotting.
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