Questa sera su Rai 1 va in onda in prima tv “Crazy for football – Matti per il calcio”, per la regia di Volfango De Biasi con Sergio Castellitto, Max Tortora, Antonia Truppo, Massimo Ghini, Marco Pancrazi.
Saverio Lulli è uno psichiatra che vuole dare ai suoi pazienti alternative migliori rispetto all’esser sedati e confinati ad un letto d’ospedale. La sua ultima proposta è quella di partecipare al campionato mondiale di calcio per persone con problemi di salute mentale, e incontra la perplessità del direttore generale della sua struttura, nonché la diffidenza degli sponsor. Ma Saverio è abituato a rischiare in proprio e a pensare che “se uno vuole trovare la soluzione la trova“. Dunque ingaggia un ex calciatore, Vittorio Zaccardi, affinché alleni la sua “squadra speciale” che comprende un paziente schizofrenico, uno depresso, uno paranoico, uno bipolare, un ossessivo compulsivo e uno che non sopporta il contatto fisico. Ci sono anche un gigante imbranato ma fedele, un’infermiera che fa il tifo per Saverio e sua figlia Alba, adolescente ribelle. Nel passaggio dalla realtà alla finzione la storia diventa ancora più accessibile al grande pubblico, ma perde un po’ di quella onestà e immediatezza che ne avevano fatto un documento eccezionale, e anche la dimensione narrativa si adegua agli stilemi e alle esigenze del prodotto televisivo.Ciò nonostante il risultato è buono, sia perché la sceneggiatura, firmata a otto mani da De Biasi insieme a Filippo Bologna, Tiziana Martini e Francesco Trento (già cosceneggiatore del documentario originale), innesta nella trama di base personaggi e sottotrame che rendono ancora più coinvolgente il racconto, sia perché gli interpreti sono stati scelti con cura e una certa attinenza ai modelli originali. Nei panni di Lulli (in realtà Santo Rullo) c’è Sergio Castellitto, che ha già un’immagine consolidata come esperto di psichiatria, da Il grande cocomero alla serie In treatment, e che fa leva tanto sulla sua propensione all’indignazione quanto sul suo spessore umano; in quelli dei pazienti calciatori ci sono attori ancora poco conosciuti e anche per questo convincenti, fra cui spiccano Lorenzo Renzi (Fabione) e Alessio Ranucci (Lorenzo). Antonia Truppo, Massimo Ghini, Angela Fontana e Lele Vannoli completano un cast rodato e ben diretto da De Biasi, che gestisce bene anche le scene di azione sul campo da calcio. Nota di merito per il montaggio agile di Stefano Chierchiè e il commento musicale di Michele Braga.
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